Hannibal [film] - Recensione

"Now you're being rude, and I hate rude people."

Continua il viaggio in Hannibaland alla scoperta di tutto ciò che riguarda il personaggio di Hannibal Lecter e i suoi "compagni di avventura": continuiamo ad analizzare Hannibal.

(Se non conoscete libri e film, potrebbero esserci spoiler per le prossime stagioni della serie tv)

Hannibal è il film tratto dal romanzo omonimo "Hannibal" ed è stato diretto da Ridley Scott nel 2001.
All'uscita è stato il terzo più grande debutto dopo Jurassic Park e Star Wars I e ha raggiunto il maggior incasso per un R-rated (obbligo di accompagnamento per i minori).
  
La storia è piuttosto simile a quella del libro, perciò mi concentrerò sugli interpreti e andrò ad analizzare soprattutto le principali differenze:

Hannibal Lecter viene nuovamente portato sullo schermo da Anthony Hopkins, sempre perfetto nella sua interpretazione pur con le importanti differenze di questo nuovo capitolo: questa volta la sfida non era più rendere memorabile un personaggio rinchiuso in prigione ma piuttosto continuare a renderlo credibile anche all'esterno, libero di essere davvero se stesso.
Neanche a dirlo, Hopkins si è dimostrato all'altezza e è stato eccezionale dall'inizio alla fine.

Clarice Starling questa volta è interpretata da Julianne Moore: il confronto con Jodie Foster è inevitabile, per fortuna la grande differenza di genere tra i due film favorisce anche le diversità di stile tra le due attrici e sicuramente il fatto che siano passati diversi anni dal Silenzio degli innocenti, giustifica la crescita di Clarice.
Dove la Starling/Foster era intuitiva ma con l'imprudenza della giovinezza, la Starling/Moore è più matura e riflessiva, senza però perdere quel pizzico di incoscenza caratteristica del personaggio; quindi nonostante il difficile paragone con cui si è ritrovata, la Moore ha fatto un buon lavoro.

Mason Verger è portato sullo schermo da Gary Oldman, bravo nel difficile compito di mostrare le sue emozioni attraverso la maschera che gli copriva il volto e di risultare molto intelligente pur con le grandi limitazioni nei movimenti e nella parola.
Peccato che la sfera emotiva del personaggio sia molto diversa da quella letteraria: qui abbiamo un Mason calmo e controllato, quando invece avrebbe dovuto essere così arrabbiato con il mondo da diventare quasi incapace di controllare la sua rabbia, più istintivo e crudele.

Paul Krendler è intrepretato da Ray Liotta: è difficile rappresentare un personaggio così subdolo e maschilista senza cadere nel ridicolo, ma Liotta ci è riuscito perfettamente.
E la parte finale in cui Krendler drogato non si rende conto di quello che gli sta succedendo e continua a parlare mentre Clarice e Hannibal lo prendono in giro, era davvero una scena delicata, ma è stata rappresentata benissimo, suscitando orrore e disgusto ma senza esagerare e permettendo quel mezzo sorrisetto da "ti sta proprio bene".

Rinaldo Pazzi è stato portato sullo schermo da Giancarlo Giannini, l'attore giusto per l'ambiguità del personaggio.
Altri italiani presenti sono Carlo e Matteo, rappresentati rispettivamente da Ivano Marescotti e Fabrizio Gifuni: pur con la grande riduzione della presenza dei loro personaggi, li ho trovati inquietanti al punto giusto e davvero ottimi nel loro ruolo.

Cosa che non si può dire invece di Francesca Neri nei panni di Allegra Pazzi, che ho trovato piuttosto scialba quando doveva essere una donna ammaliante e irresistibile.

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Principali differenze con il libro:

- La scena iniziale della sparatoria nei pressi del mercato ha una sostanziale differenza che modifica il ruolo di Clarice nell'operazione: mentre nel romanzo tutto si svolge velocemente come era stato organizzato perché non c'era modo di prevedere lo spiacevole epilogo, nel film vediamo Clarice rendersi conto che l'azione è destinata a finire male quindi cerca di fermarla ed è l'altro agente ad agire di sua iniziativa.
In questo modo è ancora più chiaro che la ragazza non ha colpa e quindi aumenta ulteriormente il senso di ingiustizia quando cercano di darle la colpa.

- Al contrario, poco dopo troviamo una grossa variazione che non aiuta la caratterizzazione dei personaggi, anzi a mio avviso modifica inspiegabilmente il dottor Lecter. Sto parlando dell'attacco fatto da Hannibal in prigione ai danni dell'infermiera: la azzanna come fosse una coscia di pollo con il sottofondo di ruggiti e versi animaleschi e quando viene strappato da lei vediamo la follia nei suoi occhi.
Scena molto adrenalinica, certo, peccato che non c'entri nulla con la descrizione del libro, dato che Harris precisa più volte che durante questo attacco il battito del cuore di Lecter non ha mai superato gli 80, perché il dottore è in grado di mantenere sempre il controllo. Il risultato era l'azione di un uomo crudele e intelligente, piuttosto che l'attacco di un animale selvaggio e istintivo: non mi sembra una modifica da poco. 

- Nel film sono stati eliminati personaggi che nel libro aveva ruoli marginali ma comunque importanti: Margot Verger, la sorella di Mason, Ardelia Mapp, l'amica di Clarice e il Dr. Doemling, uno psicologo al servizio di Mason. Alcune delle loro battute più importanti sono comunque state usate nel film da altri personaggi. 
Allo stesso modo non si è inserita la parte riguardante il Mostro di Firenze, da cui l'ispettore Pazzi del libro prendeva la principale caratterizzazione, dato che le sue decisioni nel presente derivano da come è stato trattato in quella situazione. In realtà alcune scene erano state girate ma si è deciso di non inserirle perché si è ritenuto che fosse una sottotrama troppo complicata.
 
- Nel romanzo è presente qualche accenno al passato di Hannibal, spiegando come la sua travagliata infanzia abbia contribuito a renderlo l'uomo che è diventato e mostrando perché lui desideri così tanto plasmare Clarice per renderla simile alla sorella morta bambina. Nel film non c'è nulla di tutto ciò e Ridley Scott ha ammesso che non gli piaceva questa spiegazione psicologica, perciò ha deciso di non inserirla.

- La morte di Mason Verger del romanzo avviene per mano della sorella Margot in modo piuttosto violento: lei gli infila in bocca la sua anguilla viva dopo aver preso lo sperma che le serve per avere un erede maschio e poter avere l'eredità Verger.
Nel film, invece, Mason viene gettato nel recinto dei maiali dal suo assistente Cordell, su suggerimento di Lecter.

- La differenza più grande, però, riguarda: nel libro Clarice viene rapita, drogata e sottoposta a lunghe sedute per parlare del suo passato e di quello di Lecter; il tutto la porta ad abbandonare il suo lavoro e a cominciare una relazione con lui, scappando insieme e iniziando a girare il mondo.
Nel film, invece, lei rimane agente dell'FBI fino all'ultimo, riuscendo ad ammanettarlo a se stessa e costringendolo a usare un grosso coltello per liberarsi. A questo punto lui capisce che non potrebbe mai ferire Clarice e preferisce amputarsi una mano.

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Il film non è certo al livello del precedente, ma ho apprezzato il cambio di stile che ha seguito quello compiuto dal libro e lo ha reso così differente dal Silenzio degli Innocenti da rendere impossibile un confronto.
Confronto che invece va fatto con il romanzo di Thomas Harris dal quale Ridley Scott si discosta parecchio, eliminando sia personaggi che scene importanti, modificandone altri, in modo non sempre condivisibile. Per esempio non mi è piaciuta la scelta di non inserire Margot Verger che invece aveva un ruolo importante nella vita (e morte) di suo fratello, come non ho apprezzato i sottili ma drastici cambiamenti nel personaggio di Lecter, reso meno controllato e calcolatore di quanto avrebbe dovuto.

La parte più delicata è ovviamente il finale, completamente diverso da quello del libro. Devo dire che quando ho letto il romanzo sono rimasta così scioccata e sconvolta, in senso buono, che non pensavo di poter accettare nessun'altra versione; l'unica nota stonata era il passaggio al lato oscuro di Clarice, che mi aveva lasciato un po' l'amaro in bocca. Invece Scott è riuscito a stupirmi costruendo una scena davvero credibile, mantenendo contemporaneamente intatti i principi di Clarice.

In definitiva il voto è 3½:

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Curiosità:  

- Dino De Laurentiis, detentore dei diritti del personaggio di Hannibal Lecter, dopo il disastroso "Manhunter" di cui si è pentito e dopo il grandissimo successo che ha avuto "Il silenzio degli innocenti" della Orion Pictures a cui avevano regalato i diritti, ha deciso di riprovarci con "Hannibal" contattando Thomas Harris ancora prima che uscisse il romanzo e ha acquistato i diritti per la cifra record di 10 milioni di dollari.

- L'idea originale era di riportare insieme il regista Jonathan Demme, lo sceneggiatore Ted Tally e gli attori Jodie Foster e Anthony Hopkins per ricostruire la squadra de "Il silenzio degli innocenti", peccato che le cose non siano andate proprio così, perché la maggior parte di loro ha ritenuto che la storia molto più dark e splatter rischiasse di deludere gli spettatori, per non parlare dell'inevitabile confronto con "Il silenzio degli innocenti".
Demme si era dimostrato propenso a lavorare al progetto nel corso degli anni, ma poi ha rifiutato quando ha visto il nuovo materiale, allora DeLaurentis si è rivolto a Ridley Scott, impegnato ne "Il gladiatore", e, una volta appurato che per "Hannibal" si intendeva il dottor Lecter e non il generale cartaginese, Scott ha accettato di dirigerlo preservandosi il diritto di modificare qualcosa, in particolar modo il finale.

Gillian Anderson

Allo stesso modo Ted Tally si è tirato indietro, quindi la sceneggiatura è stata affidata prima a David Mamet, poi a Steve Zaillian che l'ha praticamente riscritta ma ha dovuto lasciare il nome di Mamet come co-sceneggiatore.

- Il ruolo di Clarice Starling è stato a lungo dibattuto: Jodie Foster, inizialmente interessata, ha poi rifiutato. Pare che al momento stesse già lavorando al suo progetto "Flora Plum", ma soprattutto temeva che la Clarice di questo film fosse troppo diversa da quella che aveva portato sullo schermo; DeLaurentis ha accennato anche al fatto che la Foster volesse un compenso troppo alto.
Una volta fuori dai giochi la Foster, sono state prese in considerazione tutte le maggiori attrici del momento, come Cate Blanchett, Hilary Swank, Angelina Jolie, Drew Barrymore, Winona Ryder, Sarah Jessica Parker, Sandra Bullock, Meg Ryan, Shannen Doherty, Jennifer Aniston; tra loro anche Claire Danes, la moglie di Hugh Dancy, che era stata proposta dalla stessa Foster, e Gillian Anderson, la Bedelia du Maurier del telefilm, che però ha rinunciato perché era un ruolo simile a quello che aveva in X-files.

Tim Roth

Alla fine Scott ha chiesto il parere di Hopkins che ha raccomandato Julienne Moore, con la quale aveva già lavorato in "Surviving Picasso".

- Dopo che sia Jodie Foster che Jonathan Demme avevano abbandonato il progetto, anche Anthony Hopkins ha pensato di rinunciare e i produttori hanno preso in cosiderazione per il ruolo Tim Roth. Per fortuna che Hopkins ci ha ripensato.


- L'attore Frankie Faison è l'unico ad essere apparso in tutti i primi quattro film  di Hannibal: è stato il tenente Fisk in "Manhunter - Frammenti di omicidio" del 1986 (sotto a sinistra) e poi Barney in "Il silenzio degli innocenti" del 1991 (sotto a destra), "Hannibal" del 2001 e "Red Dragon" del 2002. Recentemente ha rivelato di essere interessato ad una partecipazione nel telefilm, nel caso gli venisse chiesto.

Christopher Reeve

- Il ruolo di Mason Verger era stato in origine offerto a Christopher Reeve, che ha però rifiutato, quindi è stato scelto Gary Oldman.
Per un breve periodo c'è stata qualche tensione perché Oldman voleva essere riconosciuto come protagonista al pari di Clarice e Hannibal, ma DeLaurentiis non era d'accordo e inizialmente l'attore non è stato accreditato nei titoli di testa.
Oldman ha poi rivelato che si sarebbe trattato di un gioco sull'"uomo senza volto" e il non rivelare chi portava sullo schermo Mason, era un modo per mantenere una sorta di mistero sul personaggio.


- I maiali presenti nel film sono stati acquistati dal contadino canadese Chaloem Pasak con una selezione fatta dallo stesso Ridley Scott tra 6.000 esemplari.

- Molte delle comparse del film nelle scene a Firenze sono state reclutate da Anthony Hopkins.
La donna che risponde al telefono in Sardegna è in realtà una pittrice del luogo vestita con gli abiti da lavoro che è stata inserita dal regista per un senso di realismo; nel film ci sono anche altri componenti del cast, come per esempio la donna tatuata nella scena del mercato del pesce era l'arredatrice del set.

 
- La musica che si sente all'inizio del film è "Aria da Capo" dalle Variazioni Goldberg di Bach suonata da Glenn Gould, come quella che ascoltava Hannibal nella cella quando ha ucciso le guardie per fuggire.
L'opera all'aperto che intravediamo quando Hannibal si trova a Firenze è ispirata al sonetto "A ciascun'alma presa" della "Vita Nuova" di Dante ed è stata composta appositamente per il film da Patrick Cassidy. Il compositore non si è limitato ai tre minuti del film, ma ha composto un'intera un'aria intitolata "Vide cor meum".


- Secondo il direttore della fotografia John Mathieson, sono stati girati tre finali: uno coerente con il romanzo, uno per il produttore Dino De Laurentiis e un'altro voluto dal regista.

Biltmore Estate nel film

- Il primo poster rilasciato nel Regno Unito aveva una foto di Lecter con metà del volto coperto da una maschera di pelle, richiamando la scena della fuga del film precedente; giudicato "troppo sconvolgente e inquietante" è stato subito ritirato e sostituito.

- La grande villa di Mason Verger è la Biltmore Estate in Asheville, North Carolina; questa è la più grande casa privata degli Stati Uniti ed è stata usata in molti altri film, tra cui Richie Rich e Forrest Gump.

- Nei titoli di testa si possono osservare dei piccioni che si avvicinano lentamente fino a formare il volto di Hannibal:

- La prima visione che abbiamo di Firenze (a sinistra) vediamo uno scorcio simile al disegno fatto da Lecter che si vede nella sua cella ne "Il silenzio degli innocenti" (a destra).


- Il bambino che Clarice Starling lava dal sangue dopo la sparatoria è robotico, come pure Krendler in alcune scene nella cena con Lecter.
Il cervello usato in quell'occasione è cervello di pecora, mentre nella scena dello sventramento di Pazzi sono state usate interiora di pecore comprate in una macelleria locale.

- Nella scena in cui Pazzi si lava le mani nella fontana dopo la morte di Gnocco, la statua che vediamo è quella di un grosso suino, chiaro riferimento ai maiali di Verger.
Si tratta della Fontana del Porcellino, celebre monumento di Firenze che, secondo la tradizione, porta fortuna se gli viene stofinato il muso.

- Ci sono alcune incongruenze riguardanti Pazzi: l'ispettore si chiama Rinaldo ma quando accede al server dell'FBI digita sulla tastiera "Francesco", come il suo famoso antenato. In quell'occasione vediamo anche Osama bin Laden tra i ricercati più pericolosi, ma il terrorista è stato inserito nella lista solo nel 1998.

- Quando Gnocco sta aspettando Hannibal per prendere le sue impronte digitali, sullo sfondo si vede un grande poster del film Il gladiatore (2000), film precedente di Ridley Scott.

- Durante la scena in cui Hannibal suona il piano nel suo studio di Firenze, sulla destra vediamo un libro aperto in cui si intravede "Il Grande Drago Rosso e la donna vestita col sole", il dipinto usato in Red Dragon.

- Nel film si vedono diversi prodotti Gucci: questo è dovuto all'amicizia tra Julianne Moore e il designer Tom Ford, che era il direttore creativo di Gucci in quel periodo.

- Nella scena finale quando Clarice ammanetta Hannibal, intravediamo un libro di cucina vegetariana tra quelli presenti sopra al frigorifero: immagino che sia la cucina preferita di Lecter.

  

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A domenica prossima con Clarice Starling - Biografia

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  Hannibal [libro] - Recensione
  Parte prima: WASHINGTON, D.C. (Capitoli 1-16) - Approfondimento

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