OUTLANDER
telefilm fantasy, sentimentale, drama - stagione 2 (13 puntate da 50-80 minuti)
Dopo un'ottima prima stagione, forte di una storia innovativa e coinvolgente, Outlander si è messa alla prova con la seconda, dimostrando senza dubbio di essere all'altezza del successo ottenuto. Ulteriore plauso per essere stata in grado di superare i libri da cui è tratta che, escluso il primo, io ho trovato piuttosto noiosetti.
Le sostanziali differenze che hanno scelto di applicare rispetto all'originale, soprattutto per quanto riguarda l'ordine degli eventi, hanno dato maggior suspanse alla trama e le inevitabili esclusioni di qualche approfondimento non hanno pesato sullo svolgimento della storia. Il cast continua a mostrare il suo affiatamento, evidente e fondamentale per la buona riuscita del tutto, sapendo presentare al meglio sia le scene leggere e divertenti che quelle drammatiche.
E ci tengo anche a dire che la sigla è davvero magnifica, con una canzone che è impossibile non canticchiare e le immagini che si aggiornano a seconda del trama generale.
Giudizio: promosso
STAG
serie black-comedy (BBC Two) - stagione 1 (3 puntate da 60 minuti)
Questa miniserie racconta semplicemente di un gruppo di amici che festeggia l'addio al nubilato di uno di loro con una battuta di caccia, ma la situazione si fa strana fin da subito quando cominciano a morire misteriosamente uno alla volta. La ricerca del colpevole inizia allora con l'abbondante utilizzo del classico british humor: esagerato e macabro.
Giudizio: sinistramente divertente
COMMUNITY
serie sitcom (NBC/Yahoo) - stagione 1/6 (110 puntate da 22-30 minuti)
Conoscevo questa serie da tempo e ne avevo sentito parlar bene un po' dappertutto, ma non l'avevo mai guardata dall'inizio; la sua cancellazione mi è sembrato il momento giusto per cominciare.
Che dire: imperdibile. La storia è semplicemente perfetta e i personaggi assurdamente divertenti, dai principali protagonisti ai singoli personaggi di contorno; ogni episodio è come minimo sopra la media, con parecchie eccezioni di puntate uniche nel loro genere, che dimostrano una varietà di stili mai vista.
Le ultime stagioni risentono drasticamente la mancanza di alcuni personaggi, ma la storia rimane comunque godibile.
Giudizio: iconica
SILICON VALLEY
serie comedy (HBO) - stagione 1/2 (18 puntate da 30 minuti)
Ci mette qualche episodio per ingranare, ma quando lo fa Silicon Valley non si ferma più e ci porta a seguire le vicende di Richard Hendricks, programmatore geniale ma imbranato, intenzionato a sfondare con l'aiuto dei suoi amici nonostante le innumerevoli difficoltà.
La serie infinita di sfighe che capitano ai protagonisti mi mette un'ansia tremenda, ma questo è un problema mio. La serie è davvero ben fatta, grazie soprattutto alla singolarità dei personaggi.
Giudizio: molto divertente
BROAD CITY
serie comedy (Comedy Central) - stagione 1 (10 puntate da 22 minuti)
Nata come web serie, Broad City è una serie liberamente ispirata dalla vita vera delle due protagoniste Ilana Glazer and Abbi Jacobson, due ragazze che vivono a New York e cercano di capire cosa fare del loro futuro. E se la vita non le mette abbastanza in difficoltà, Ilana and Abbi se le vanno direttamente a cercare, con risultati surreali ed esileranti.
Giudizio: divertente
STRANGER THINGS
serie science-fiction, drama, thriller (Netflix) - stagione 1 (8 puntate da 50 minuti)
Stranger Things ha una trama pazzesca, misteriosa e coinvolgente al punto giusto, e dei personaggi ben scritti e ben interpretati. Cosa si può volere di più?
La cosa che mi ha colpito di più è il giusto valore che sono riusciti a dare alla trama dei ragazzini. Quando i protagonisti sono così giovani si rischia sempre di assegnargli parti non adatte a loro, togliendo credibilità a tutta la storia e facendomi cascare le braccia: "Dovrei davvero credere che un bambino di 12 anni è in grado di fare una cosa del genere?" Ma qui si torna all'atmosfera di E.T., Stand by me e i Goonies, di cui ci sono evidenti omaggi, film in cui le avventure sono cucite su misura sui giovani protagonisti in modo assolutamente credibile, tanto che quella diventa l'unica alternativa possibile. Non solo crediamo che i ragazzini possano fare quello che fanno, ma ci rendiamo conto che solo loro possono riuscirci.
Giudizio: imperdibile
<- Giugno
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