"Eccolo. Il Drago Rosso e la Donna Vestita di Sole... l'uomo drago
rampante sulla donna implorante e prostrata, imprigionata nelle spire
della coda."
Continua il viaggio in Hannibaland alla scoperta di tutto ciò che riguarda il personaggio di Hannibal Lecter e i suoi "compagni di avventura".
Stiamo analizzando il libro "Red Dragon" e tutto ciò che ne è derivato e questa volta andiamo a scoprire tutto il possibile sul "Drago" così amato da Dolarhyde.
(Se non conoscete libri e film, potrebbero esserci spoiler per le prossime stagioni della serie tv)
Francis Dolarhyde, dopo aver visto una foto sul giornale, si convince che commettere determinati omicidi lo trasformerà nel Drago, il suo alter-ego capace di ribellarsi alle ingiustizie e porre fine ai suoi complessi di inferiorità.
Questo animale mitologico ha un'importanza crescente nella storia fino a diventare protagonista del finale e, per ribadire l'importanza che gli dà, Dolarhyde si fa un grande tatuaggio sulla schiena che lo rappresenta:
"Gli voltò le spalle e lasciò cadere il kimono. Apparvero i grossi muscoli del dorso che si flettevano sotto il tatuaggio della coda che scendeva dalla schiena, avvolgendosi intorno alla gamba.
Il Drago voltò lentamente la testa e guardò Lounds al di sopra della spalla scoprendo le zanne aguzze e macchiate di sangue rappreso."
Ma qual è il drago in questione?
Si tratta di uno dei dipinti di William Blake del ciclo del Grande Drago Rosso, composto da quattro acquerelli ispirati al libro biblico dell'Apocalisse:
- due si riferiscono a un drago
« Nel cielo apparve poi un segno grandioso: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle. Era incinta e gridava per le doglie e il travaglio del parto. Allora apparve un altro segno nel cielo: un enorme drago rosso, con sette teste e dieci corna e sulle teste sette diademi; la sua coda trascinava giù un terzo delle stelle del cielo e le precipitava sulla terra. Il drago si pose davanti alla donna che stava per partorire per divorare il bambino appena nato. » (Apocalisse, XII:1-4)
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| Il Grande Drago Rosso e la donna vestita di sole |
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| Il Grande Drago Rosso e la donna vestita col sole |
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| Il Grande Drago Rosso e la bestia venuta dal mare |
« Vidi salire dal mare una bestia che aveva dieci corna e sette teste, sulle corna dieci diademi e su ciascuna testa un titolo blasfemo. 2 La bestia che io vidi era simile a una pantera, con le zampe come quelle di un orso e la bocca come quella di un leone. Il drago le diede la sua forza, il suo trono e la sua potestà grande. »
(Apocalisse, XIII:1-2)
- l'ultimo si riferisce a una terza bestia uscita dalla terra:
« Vidi poi salire dalla terra un'altra bestia, che aveva due corna, simili a quelle di un agnello, che però parlava come un drago. Essa esercita tutto il potere della prima bestia in sua presenza e costringe la terra e i suoi abitanti ad adorare la prima bestia, la cui ferita mortale era guarita. Operava grandi prodigi, fino a fare scendere fuoco dal cielo sulla terra davanti agli uomini. Per mezzo di questi prodigi, che le era permesso di compiere in presenza della bestia, sedusse gli abitanti della terra dicendo loro di erigere una statua alla bestia che era stata ferita dalla spada ma si era riavuta. Le fu anche concesso di animare la statua della bestia sicché quella statua perfino parlasse e potesse far mettere a morte tutti coloro che non adorassero la statua della bestia. Faceva sì che tutti, piccoli e grandi, ricchi e poveri, liberi e schiavi ricevessero un marchio sulla mano destra e sulla fronte; e che nessuno potesse comprare o vendere senza avere tale marchio, cioè il nome della bestia o il numero del suo nome. Qui sta la sapienza. Chi ha intelligenza calcoli il numero della bestia: essa rappresenta un nome d'uomo. E tal cifra è seicentosessantasei. »
Il Numero della Bestia è 666
(Apocalisse, XIII:11-18)
Ovviamente il quadro che ci interessa è quello riguardante la prima bestia, ma sembra che l'autore abbia fatto confusione tra i titoli dei due dipinti simili: Harris, infatti, si riferisce all'opera come Il Grande Drago Rosso e la donna vestita di sole (quello a destra)
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| Il Grande Drago Rosso e la donna vestita col sole |
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| Il Grande Drago Rosso e la donna vestita di sole |
ma dalle descrizioni che ne fa nel corso del libro si capisce che in realtà sta parlando de Il Grande Drago Rosso e la donna vestita col sole (quello a sinistra):
"La prima diapositiva rappresentava il quadro di Blake, il grande Uomo-Drago con le ali aperte e la coda pronta a frustare, chino sopra la Donna Vestita di Sole."
"Eccolo. Il Drago Rosso e la Donna Vestita di Sole... l'uomo drago rampante sulla donna implorante e prostrata, imprigionata nelle spire della coda."
Thomas Harris aveva infatti visto personalmente l'opera al "Brooklyn Museum", mentre l'altra, quella a destra, è custodita alla National Gallery of Art di Washington.
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I due film tratti da Red Dragon usano ognuno un quadro diverso per il tatuaggio, a seconda che si faccia riferimento al titolo dell'opera o alla sua descrizione:
In Manhunter è stato usato Il Grande Drago Rosso e la donna vestita di sole, disegnando il tatuaggio ispirato all'opera principalmente sul petto di Tom Noonan e utilizzando molti colori sgargianti.
Inizialmente erano state girate diverse scene con il tatuaggio in bella vista, però in fase di montaggio il regista le ha ritenute fuori luogo perché credeva che vedere il personaggio a torso nudo banalizzasse la lotta, quindi le ha rigirate facendo mettere la camicia all'attore e coprendo il disegno.(come se fosse la camicia il problema principale in quella scena!)
In Red Dragon, invece, è stato usato Il Grande Drago Rosso e la donna vestita col sole, sfruttando appieno la
Il drago, infatti, è una rappresentazione della sua parte irrazionale e malvagia che cerca rivalsa per gli abusi subiti e questo tatuaggio esprime l'importanza che lui dà al suo "piano di trasformazione" e ci permette di capire meglio la sua condizione mentale.
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Post precedenti:
Red Dragon [il film] - Recensione
Francis Dolarhyde (1) - Biografia
Francis Dolarhyde (2) - Biografia
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