domenica 7 settembre 2014

Il silenzio degli innocenti [il film] - Recensione

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"Che ne è stato del tuo agnello, Clarice?"
"Lo uccisero."
"Ti svegli ancora qualche volta, vero? Ti svegli al buio e senti il grido di quegli innocenti."

Continua il viaggio in Hannibaland alla scoperta di tutto ciò che riguarda il personaggio di Hannibal Lecter e i suoi "compagni di avventura": continuiamo ad analizzare Il silenzio degli innocenti.

(Se non conoscete libri e film, potrebbero esserci spoiler per le prossime stagioni della serie tv)

Il silenzio degli innocenti è il film tratto dal romanzo omonimo "Il silenzio degli innocenti"; il film è stato diretto da Jonathan Demme nel 1991 e ha vinto 5 premi Oscar (vedi premi a fine articolo).

La storia è piuttosto simile a quella del libro, perciò mi concentrerò sugli interpreti e andrò ad analizzare soprattutto le principali differenze:


Clarice Starling è interpretata da una fantastica Jodie Foster che porta sullo schermo la giusta dose di grinta e dinamismo. Certo, ci mette un po' per ingranare infatti nella prima parte è leggermente sottotono: capisco la necessità di mostrare il lato sensibile della protagonista in contrapposizione all'invulnerabilità di tutti gli uomini che la circondano, ma vederle l'occhio lucido fin dalla prima occasione mi è sembrato in contrasto con il grande orgoglio del personaggio.

Dopo la prima mezz'ora, invece, la Foster comincia a dare il meglio di sè e vediamo finalmente la Starling intuitiva e combattiva che riesce a instaurare un rapporto unico con Hannibal e a sorprendere tutti, anche se stessa, con le sue capacità.


Hannibal Lecter è interpretato da Anthony Hopkins, colui che ha portato alla ribalta il personaggio, rendendolo famoso in tutto il mondo. 
Hopkins porta sullo schermo un Lecter manipolatore che riesce a muovere tutti i fili da dietro le quinte e a lasciare il segno pur avendo solo una ventina di minuti in scena: con 24 minuti e 52 secondi, infatti, questa è la seconda performance più corta ad aver vinto un Oscar, più lunga di un solo minuto di quella di David Niven in "Separate table".

Probabilmente è proprio la brevità che ha contribuito a mitizzare il personaggio perché Hopkins riesce a sfruttare al massimo il poco tempo che ha, caricando di pathos ogni battuta e trasformandola in una frase d'effetto rimasta nella storia.


Jame Gumb, alias Buffalo Bill, è interpretato da Ted Levine, che riesce a entrare nel personaggio molto fedelmente, dalla freddezza con cui parla alla vittima alla dolcezza con cui tratta la cagnolina Precious; molto d'impatto la scena della danza in cui spicca la bravura dell'attore nel caratterizzare un personaggio così elaborato ed eccentrico.

Eppure questo è il personaggio che mi ha deluso di più, non tanto per quello che viene mostrato che è fatto molto bene, ma piuttosto per quello che manca: dov'è il racconto di tutta la sua infanzia che ci parla di come è diventato un mostro? E l'amore malato per la madre che spiega perché sta realmente uccidendo quelle ragazze? E dove sono i nonni che cercano di accoglierlo e diventano il suo primo atto di deliberata brutalità?
Queste mancanze si fanno sentire perché il personaggio è carente di un certo spessore, una caratterizzazione che lo contestualizzi nella storia e lo differenzi da un "banale" serial killer.


Jack Crawford è interpretato da Scott Glenn, che pur non somigliando fisicamente a come mi ero immaginata Crawford, lo rappresenta degnamente: freddo e calcolatore, usa Clarice mandandola allo sbaraglio e tenendole nascosto cosa vuole davvero da lei, ma, da bravo insegnante, si assicura che lei sia al sicuro e sia in grado di imparare da ciò che vede.
Peccato che abbiano deciso di eliminare qualsiasi riferimento alla moglie Bella e alla sua malattia, nascondendo la parte più amorevole e sensibile del personaggio.


Il Dr. Frederick Chilton è portato sullo schermo da Anthony Heald, perfettamente calato nella parte: un uomo mai all'altezza della sua ambizione che cerca di compensare le mancanze con l'arroganza e l'abuso di potere.
Ha pure i capelli color "bilirubina", cosa si può volere di più?
Certo, il lato negativo del fare così bene un personaggio odioso è che inevitabilmente vieni odiato e tutti gioiscono quando paghi caro le tue prepotenze: mi par di aver capito che Hannibal lo ha invitato a cena, non è stato gentile?


Catherine Martin è interpretata da Brooke Smith che, pur con una parte davvero risicata, riesce ad attirare l'attenzione e a farci affezionare al personaggio, al contrario di Ardelia Mapp (Kasi Lemmons) che nel libro è uno dei miei personaggi secondari preferiti: non dimenticherò facilmente la delusione di vederla relegata a controfigura inutile e noisosa, se non per una scena quasi alla fine.
E di certo non vi perdonerò mai per averle dato (nella traduzione italiana) una delle voci più irritanti che abbia mai sentito
*agita il pugno in aria con sguardo arcigno*






  
Parti ridotte all'osso anche per la senatrice Ruth Martin (Diane Baker) e l'agente Paul Krendler (Ron Vawter), troppo brevi e significative per essere davvero degne di nota, mentre sia il secondino Barney Matthews (Frankie Faison) che gli entomologi  Roden (Dan Butler) e Pilcher (Paul Lazar) risultano simpatici e rilevanti pur nella brevità del loro ruolo.

Un plauso alla piccola Maria Skorobogatov che interpreta Clarice (e anche a Darla che interpreta Precious):

             


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The Silence of the Lambs poster.jpgIl film è molto coerente con il libro e le differenze che si possono riscontrare sono, per la maggior parte, minime e inserite più che altro per semplificare le parti marginali della storia:

Principali differenze con il libro:

- La falena presente sulla locandina del film è diversa dall' Acherontia atropos alla quale si ispira: il teschio al centro dell'animale è formato da sette donne e deriva dal dipinto "In Voluptas Mors" di Salvador Dalì.
Acherontia atropos                                                            Falena della locandina del film
Teschio della locandina               "In Voluptas Mors"

- Clarice dice che la madre è morta quando lei era piccola e, dopo che muore anche il padre, viene mandata alla fattoria/mattatoio di una lontana parente; nel libro, invece, la madre è viva ma, dopo essere rimasta vedova, non riesce a mantenere tutti i figli quindi manda via Clarice, la figlia più grande.
Viene tolta la perquisizione di Clarice in casa di Catherine Baker Martin unendo gli indizi che aveva trovato, come le foto erotiche, nella seconda perquisizione effettuata in casa di Fredrica Bimmel.
Viene anche eliminato qualsiasi riferimento a Klaus, l'amante di Raspail, e la testa trovata nella macchina è dello stesso Raspail; però in questo caso viene aggiunto un indizio: il manichino nella macchina è vestito da donna, a differenza di quello del libro, e può essere interpretato come un riferimento all'abitudine di Jame Gumb di vestirsi da donna.

- Mentre nel libro la questione della correlazione tra Raspail e Jame Gumb viene tenuta nascosta dall'FBI, nel film Clarice dice fin da subito che hanno trovato un bozzolo nella testa sott'olio e che sanno che è stato ucciso da Gumb; inoltre Clarice non ha mai il minimo dubbio che Hannibal abbia mentito a Chilton e alla senatrice e che invece stesse dicendo la verità a lei. Queste piccole differenze rendono il rapporto Starling-Lecter più sincero e i due si fidano l'uno dell'altra molto più che nel libro.

- La celebre frase di Hannibal "Uno che faceva un censimento una volta tentò di interrogarmi: mi mangiai il suo fegato con un bel piatto di fave e un buon Chianti" sostituisce con "un buon Chianti" l'originale del libro "una bottiglia di Amarone".

- Il film omette, probabilmente per questioni tempistiche, informazioni importanti sulla vita di alcuni personaggi rendendo più difficile interpretarli: per esempio non si fa alcun riferimento a Bella, la moglie di Crawford, e di conseguenza non si parla della sua malattia e di come Jack si prenda cura di lei. Quindi il Crawford del film si  basa esclusivamente sulla sua componente lavorativa, mostrandolo freddo e impassibile e tralasciando la sua parte più emotiva.
Le mancanze più gravi, però, si riscontrano in Jame Gumb di cui non viene riportato nessun riferimento all'infanzia eliminando tutto ciò che avrebbe dato spessore al personaggio, contestualizzando la sua pazzia e mostrandoci come è diventato un mostro.
 
- Quando Hannibal parla con la senatrice Martin dice che Buffalo Bill si chiama Louis Friend, anagramma di iron sulfide, il solfito di ferro noto anche come "oro degli sciocchi"; nel libro, invece, diceva Billy Rubina in riferimento alla bilirubina, sostanza contenuta nelle feci alle quali dà la classica colorazione marrone, usando anche la formula chimica per prendersi gioco di Chilton.

image- Nel libro Hannibal riesce a fuggire aprendo le manette con il pezzo di una penna e una graffetta che teneva nascosti tra i denti da anni; nel film, invece, usa un pezzo della penna a sfera dimenticata da Chilton. Questo piccolo cambiamento permette di dare maggior responsabilità a Chilton per la fuga, anche se poi nel film non si insiste molto su questo aspetto.
Tuttavia la superiorità di Hannibal e l'odio per Chilton sono comunque evidenti e il finale con Hannibal che si appresta ad "avere un amico per cena" esplicita quello che nel libro era solo una minaccia in una lettera.



Scena più adrenalinica:
La scena più adrenalinica è quella in cui si alternano le immagini della polizia che si prepara ad attaccare quella che crede la casa dell'assassino, con le immagini di Jame Gumb in procinto di uccidere Catherine: il montaggio contribuisce ad aumentare la suspanse e lo spettatore viene portato a  credere che Gumb sia stato scoperto.


Scena più coinvolgente:
La scena più commovente e coinvolgente è quella in cui Clarice parla degli agnelli:
Lei è presa dal caso ed è preoccupata  per Catherine ma Hannibal insiste nel farla parlare del suo passato e la obbliga a concentrarsi su ricordi dolorosi. Il risultato è che Hannibal riesce a far rivelare a Clarice cose che non aveva mai detto a nessuno, forse neanche a se stessa, costringendola a riflettere sulle sue emozioni e  su ciò che la spinge a lottare così tanto per gli indifesi.

Degni di nota anche i flashback, inaspettati ma davvero molto belli, sia per il modo delicato in cui vengono affrontati i sentimenti della piccola Clarice, sia per l'espediente usato che nasconde l'inizio del ricordo mescolando passato e presente.

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Il film è contemporaneamente adrenalinico e commovente perché tiene sempre altissimo il ritmo della narrazione ma permette una grande identificazione con la protagonista.
L'unica mancanza riguarda il personaggio Jame Gumb che è stato trattato in modo un po' superficiale, ma la bravura degli attori compensa qualsiasi carenza; in definitiva il voto è :

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Curiosità:  

- Dino De Laurentiis, che aveva prodotto Manhunter (1986) e possedeva i diritti dei libri di Harris, rifiutò di produrre Il Silenzio degli Innocenti visto che il primo film era stato un flop, quindi cedette gratuitamente i diritti alla Orion Pictures.
(Da qui nascono tutti i problemi che ha oggi il telefilm "Hannibal", infatti il regista Brian Fuller e la produttrice Martha De Laurentiis vorrebbero poter usare i personaggi de "Il silenzio degli innocenti" ma non hanno i diritti e la Orion Pictures non vuole cederli perché vorrebbe fare un telefilm incentrato su Clarice Starling.)

- Per la parte di Hannibal Lecter furono presi in considerazione: John Hurt, Christopher Lloyd, Patrick Stewart, Louis Gossett Jr., Robert Duvall, Jack Nicholson, Robert De Niro e Jeremy Irons che rifiutò il ruolo; alla fine Demme ingaggiò Hopkins basandosi sull'interpretazione vista in The Elephant Man
Quando Hopkins venne a sapere dal suo agente che gli era stata proposta una parte nel film "The Silence of the Lambs", il primo pensiero fu che si trattasse di un film per bambini. 

Per prepararsi al personaggio Hopkins ha partecipato a processi e accuse di assassini e visto molte videointerviste a serial killer (anche se non ha voluto ascoltare dei nastri che alcuni serial killer avevano registrato mentre torturavano le proprie vittime); nel recitare i panni di Lecter, si è quindi ispirato ad assassini reali, ad esempio l'abitudine di sbattere poco le palpebre è ripresa da Charles Manson.
Hopkins ha anche curato molto la voce di Hannibal che ha definito come una combinazione di Truman Capote e Katharine Hepburn.

- Per la parte di Clarice Starling furono prese in considerazione circa 300 attrici tra cui Nicole Kidman, Halle Berry, Andie MacDowell, Meg Ryan, Michelle Pfeiffer e Melanie Griffith; quando Ted Tally stava scrivendo la sceneggiatura, suggerì per il ruolo Jodie Foster ma Demme non era d'accordo perché non la riteneva adatta. Poi invece Demme decise d'incontrarla e rimase colpito dalla forza e la determinazione che vide in lei, quindi la ingaggiò subito.

La Foster passò molto tempo con l'agente dell'FBI Mary Ann Krause e fu quest'ultima a darle l'idea del pianto liberatorio che la Starling ha in una scena, dicendole che quel lavoro era così stressante che faceva bene ogni tanto scaricarsi emotivamente.

Su consiglio del regista, quando la Starling parla con altri il suo sguardo non guarda mai in camera, mentre quando loro parlano con lei si rivolgono direttamente alla macchina da presa: questo espediente permette allo spettatore di vedere secondo il punto di vista della donna e di identificarsi con lei più velocemente.

- Una cosa che risalta molto nel film è il rapporto che si crea tra Lecter e la Starling; questo risultato è stato possibile innanzitutto per la bravura di Hopkins e Foster, perfetti anche nell'improvvisazione: nella scena di Lecter che parla dell'addetto ai censimenti, ad esempio, il risucchio di Lecter è completamente improvvisato.
Su ammissione della Foster, anche le prese in giro che Lecter fa alla Starling sulle sue origine povere sarebbero improvvisate e Hopkins le ha davvero fatto il verso, tanto che la reazione sconcertata dell'attrice è reale. Lei ha poi ringraziato Hopkins per essere stato capace di suscitarle una tale reazione.
Anche la Foster non è stata da meno in quanto a recitazione e durante la scena in cui parla degli agnelli, mentre sta dicendo "Se avessi potuto salvarne almeno uno..." si sente in sottofondo il rumore di qualcosa che cade, abbastanza forte da rischiare di farla distrarre. Mentre Demme si disperava convinto di dover rigirare la scena, lei è riuscita a mantenere la concentrazione fino alla fine e trattenersi fino al "taglia" del regista, dopodiché ha sbottato "What the Hell was that!""Cosa diavolo era!"
La scena è venuta così bene che Demme si è convinto che l'ulteriore flashback che aveva previsto per mostrare Clarice bambina che fuggiva con l'agnellino era ormai inutile e non aveva più senso girarlo.

Importante per creare confidenza tra i due è stata anche l'idea dello scenografo Kristi Zea di usare plexiglass al posto della cella classica per la prigione, in modo da evitare che le sbarre spezzassero l'intimità.

- Dopo essere stato scelto per il ruolo di Buffalo Bill, l'attore Ted Levine fece parecchie ricerche per sviluppare al meglio il personaggio: lesse parecchie biografie di serial killer, cosa che trovò molto disturbante, e girò anche per bar frequantati da travestiti intervistando i clienti per farsi un'idea di quel mondo.

- Brooke Smith, che nel film veste i panni di Catherine Martin, è ingrassata di 12 kg appositamente per il ruolo.
Per entrare nel pozzo, l'attrice doveva usare una porticina sul fondo della fossa alta la metà di lei che veniva poi coperta con la sporcizia per nasconderla.
Brooke Smith e Ted Levine divennero molto amici durante le riprese tanto che Jodie Foster iniziò a chiamarla Patty Hearst, come la donna che, dopo essere stata rapita dall'Esercito di Liberazione Simbionese si unì alla loro causa e decise di restare.

- Per il ruolo di Jack Crawford vennero presi in considerazione Michael Keaton, Mickey Rourke, e Kenneth Branagh prima di scegliere Scott Glenn.
Glenn si preparò per il suo ruolo prendendo informazioni da John Douglas, il profiler dell'FBI che è stato fonte di ispirazione a Harris per il personaggio di Crawford.
A quanto pare Douglas non ci andò leggero e fece ascoltare all'attore una registrazione dei serial killers Lawrence Bittaker e Roy Nelson che torturavano, stupravano ed uccidevano due giovani ragazze: dopo meno di un minuto di ascolto, Glenn si rifiutò di continuare e in seguito disse di aver perso il senso dell'innocenza e di non essere mai più stato capace di dimenticare.

- Sembra che gli attori abbiano avuto voce in capitolo su alcune scelte registiche e alcune decisioni del regista siane state prese su loro suggerimento: ad esempio è stato Hopkins a suggerire l'idea che durante la scena del primo incontro fra Lecter e Starling, Hannibal dovesse guardare direttamente verso la macchina da presa posta all'altezza del punto di vista della donna, per dare l'impressione che Lecter fosse un personaggio che sa ogni cosa

Anche la tuta di Lecter nella prigione del Tennessee doveva essere gialla o arancione, ma Hopkins ha suggerito il bianco, che lo avrebbe reso più inquietante e psichiatrico; l'idea dell'attore venne dalla sua paura per i dentisti.

Secondo i progetti originari, il film si sarebbe dovuto aprire con una scena nella quale la Starling  faceva irruzione in un appartamento per arrestare degli spacciatori e si sarebbbe capito solo dopo qualche minuto che si trattava di un'esercitazione. La Foster convinse il regista a cambiare quella scena dicendogli che si era già vista troppe volte e diede l'idea del percorso di allenamento.

La scena del ballo di Jame Gumb non era prevista inizialmente ma l'attore Ted Levine insistette per aggiungerla definendola essenziale per definire il personaggio.
 
- Il bozzolo di falena che viene estratto dalla bocca del cadavere era una combinazione di Tootsie-Rolls (come una nostra caramella mou alla liquirizia) ed orsetti gommosi, in modo che se ingerito per sbaglio sarebbe stato comunque commestibile.

- Le falene usate nel film ebbero un trattamento di riguardo: furono trasportate su un aereo in prima classe verso il set e furono messe in una zona con umidità e temperatura controllata.

- Nel film ci sono molti cammei:

   > durante la scena in cui Lecter lancia dalla cella il questionario sul caso Buffalo Bill a Clarice, si può notare la presenza del famoso regista di film horror George A. Romero nelle vesti di un poliziotto







   > il regista e produttore Roger Corman compare nel film nei panni del direttore dell'FBI.  







   > il cantante Chris Isaak appare in un cameo nel film nel ruolo di un comandante della SWAT.
 .
 






   > il produttore Kenneth Utt compare nei panni di un coroner.








   > anche lo stesso Jonathan Demme compare nel film alla fine con un cappello blu in testa.  








    > la testa nel vaso di vetro è un calco del volto di Edward Saxon, uno dei produttori







Inoltre due attori del cast erano già apparsi in Manhunter con ruoli diversi: Dan Butler, l'entomologo Roden, era stato Jimmy Price, mentre Frankie Faison, il secondino Barney, era stato Lt. Fisk.

- Il film è stato rifatto in India col titolo Sangharsh (1999).

- La canzone che si sente mentre Buffalo Bill sta ballando davanti alla sua videocamera è "Goodbye Horses" di Q Lazzarus. Quella suonata durante il funerale è "Bringing The Sheaves"; mentre la melodia suonata dal carillon nella stanza di Bimmel è dall'opera di Wolfgang Amadeus Mozart "Il Flauto Magico"


- Contrariamente a quello che si dice, lo scrittore Thomas Harris ha visto il film poco dopo l'uscita: secondo un articolo di Phoebe Hoban del New York Magazine(15 aprile 1991) Harris lo ha definito "un grande film... Ammiro Jonathan Demme e siamo stati molto fortunati ad avere lui e Ted Tally e siamo stati molto fortunati con il cast. "
Con sorpresa di tutti, dopo la notte degli Oscar lo scrittore ha vinto la sua naturale riservatezza e ha inviato a tutti i vincitori una cassa di vino.

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Maggiori riconoscimenti e premi vinti:
5 Oscar
  Miglior film a Edward Saxon, Kennetth Utt e Ronald M. Bozman
  Migliore regia a Jonathan Demme
  Miglior attore protagonista a Anthony Hopkins
  Miglior attrice protagonista a Jodie Foster
  Migliore sceneggiatura non originale a Ted Tally
1 Golden Globe
  Miglior attrice in un film drammatico a Jodie Foster
2 BAFTA
  Miglior attore protagonista a Anthony Hopkins
  Miglior attrice protagonista a Jodie Foster
4 Saturn Award
  Miglior film horror
  Miglior attore protagonista a Anthony Hopkins
  Migliore sceneggiatura a Ted Tally
  Miglior trucco a Carl Fullerton e Neal Martz

American Film Institute's 100 MOST THRILLING AMERICAN FILMS (tutta la lista qui)
  #5 della lista dei film più adrenalinici: il Silenzio degli innocenti

American Film Institute's 100 GREATEST AMERICAN FILMS OF ALL TIME (tutta la lista qui)
  #74 della lista dei migliori film di tutti i tempi: il Silenzio degli innocenti

American Film Institute's 100 GREATEST HEROES & VILLAINS (tutta la lista qui)
  #1 della lista dei cattivi: Hannibal Lecter del Silenzio degli innocenti
  #6 della lista degli eroi: Clarice Starling del Silenzio degli innocenti (1° donna della lista)

American Film Institute's 100 GREATEST MOVIE QUOTES OF ALL TIME (tutta la lista qui)
  #21 della lista delle migliori citazioni: "A census taker once tried to test me. I ate his liver with some fava beans and a nice Chianti."

Films considered the best (tutta la lista qui)
  Il silenzio degli innocenti tra gli 8 migliori film thriller
 
Miglior locandina (rivista Premiere)
  Il poster del film si è aggiudicato il 16° posto fra le 25 più belle locandine di sempre


 (fonti:   exxagon.it  -  ccsg.it  -  imdb.com  -  wikipedia.org )

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A domenica prossima con Jame Gumb (1) - Biografia
                                       Jame Gumb (2) - Biografia  
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Post precedenti:
  Il silenzio degli innocenti [il libro]

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