Pushing Daisies - Meteore: Le serie tv finite troppo presto

Ci sono serie tv che continuano all'infinito trascinandosi tra puntate sempre uguali.
E poi ce ne sono altre con un altissimo potenziale che vengono chiuse prima che possano davvero raggiungere l'apice. O la fine della prima stagione. O perlomeno la metà della prima stagione.
Che poi magari avrebbero fatto schifo lo stesso, non lo sapremo mai, ma almeno meritano un po' di riconoscimento.
Oggi è il momento di Pushing Daisies, letteralmente "spingendo le margherite", azione che si sottointende venga fatta dal basso, quindi da sotto terra e già dal titolo intuiamo lo stretto legame che questo telefilm ha con la morte.

PUSHING DAISIES è una serie comedy-drama, romance, fantasy, crime e mystery americana creata da Bryan Fuller; il protagonista è portato sullo schermo da Lee Pace e con lui ci sono Anna Friel, Chi McBride, Kristin Chenoweth, Ellen Greene, Swoosie Kurtz e, come voce narrante, Jim Dale.
La serie è composta da 22 episodi divisi in due stagioni, andate in onda dal 3 ottobre 2007 al 13 giugno 2009.

"The Gift" GoT 5x07 - Recensione

Gionsnò parte con Tormund per salvare i bruti, in una missione da cui chiunque sta sperando che non torni:

Cosa aspettarsi dalla terza stagione di Hannibal (III) - Spoiler

Ormai ci siamo: la terza stagione è stata girata e montata e ormai il 4 giugno è sempre più vicino.
Per fortuna che i produttori di Hannibal sanno come tenere alta l'attenzione e in questo paio di mesi ci hanno riempito di fantastiche foto promozionali e vari trailer[vedi fine articolo], così cominciamo ad avere un'idea chiara di cosa ci aspetta: un Hannibal più ironico e affascinante che mai, una fantastica e misteriosa Bedelia, Will impegnato in una caccia all'uomo sempre più serrata, vecchi personaggi in cerca di rivalsa e volti nuovi pronti a farsi valere.
È tempo di mettere insieme tutti i piccoli dettagli usciti finora per capire cosa succederà: 

La terza stagione sarà divisa in due parti:

- 7 puntate, ognuna con un titolo basato sulla cucina italiana, incentrate sulla fuga di Hannibal tra la Francia e l'Italia, e sulla ricerca di Will che indaga sul suo passato
- 6 puntate, con un titolo ispirato alle opere di William Blake, incentrate sugli omicidi di Francis Dolarhyde

Molto forte, incredibilmente vicino (Jonathan Safran Foer) - Recensione

"C'erano cose che volevo dirgli. Ma sapevo che gli avrebbero fatto male. Così le seppellii e lasciai che facessero male a me."

Recensione senza spoiler:

Titolo: Molto forte, incredibilmente vicino (Extremely Loud and Incredibly Close)
Autore: Jonathan Safran Foer
Anno di pubblicazione: 2005
Genere: romanzo drammatico
Pagine: 368
Voto:

"Unbowed, Unbent, Unbroken" GoT 5x06 - Recensione

Sto davvero apprezzando queste puntate che si concentrano solo su alcune delle storyline, dando più spazio ai singoli personaggi e coinvolgendo di più lo spettatore prima di cambiare scenario.
E, non pensavo che l'avrei mai detto, ma i cambi drastici rispetto ai libri mi stanno piacendo molto più di quanto mi aspettavo. Anche perché, diciamolo, è difficile mettersi sempre a confronto con la storia di Martin e l'unico modo per tentare di stare al passo è quello di modificare un po' le cose. Certo, alcuni cambiamenti sono molto molto azzardati (vedi Sansa), ma se decisi con criterio risulteranno interessanti.

Arya è bloccata nello stage più noioso del mondo: "Un'altro morto da lavare? Non posso andare a fare un po' di fotocopie? Vado a prendere i caffè?" Niente da fare, non è ancora pronta per simili compiti e Miss simpatia le fa capire che per far carriera deve essere capace di mentire. E possibilmente deve cominciare a non credere a qualsiasi stronzata:

"Kill the boy" GoT 5x05 - Recensione

Ci sono volute cinque puntate per farne una davvero godibile, ma in realtà è tutta una tecnica per distrarre lo spettatore per poi stupirlo con una seconda parte di stagione fantastica. Forse se continuo a ripetermelo, comincerò a crederci per davvero.
Oh, non so se si è capito perché l'hanno ripetuto solo una ventina di volte, ma pare che l'inverno stia arrivando:

Surviving Jack - Meteore: Le serie tv finite troppo presto

Ci sono serie tv che continuano all'infinito trascinandosi tra puntate sempre uguali.
E poi ce ne sono altre con un altissimo potenziale che vengono chiuse prima che possano davvero raggiungere l'apice. O la fine della prima stagione. O perlomeno la metà della prima stagione.
Che poi magari avrebbero fatto schifo lo stesso, non lo sapremo mai.

Ecco quindi questa nuova categoria per ricordare i telefilm che avevano le premesse per diventare grandiosi ma non ne hanno avuto la possibilità. Solo perché non sono tanto lunghi, non vuol dire che non ne valga la pena. 

Via col primo (in ordine rigorosamente casuale):

SURVIVING JACK è una comedy americana creata da Patrick Schumacker e Justin Halpern, ispirata al libro "Suck at Girls" scritto da quest'ultimo.
È andata in onda dal 27 marzo 2014 e è stata cancellata dopo 7 puntate.

Séance Time (Inside No 9) - Recensione

Ultima puntata di genere molto gotico, come era già successo per il finale della prima stagione, che si prende gioco dei vari cliché nell'ambito delle sedute spiritiche ma nel contempo li sfrutta per un perfetto finale inaspettato.

"The sons of the Harpy" GoT 5x04 - Recensione

Finalmente una puntata in cui succede effettivamente qualcosa, speriamo che questa stagione abbia definitivamente ingranato.

Ricominciamo più o meno da dove avevamo lasciato la puntata scorsa, con Jorah che molla cinquine a destra e a manca, cercando disperatamente un modo per uscire dalla friendzone con la sua amata Khaleesy.

Aprile - Bagaglio Culturale

Torna la rubrica mensile per elencare libri letti, film visti, nuove serie tv scoperte o vecchie che ho finalmente guardato, eccetera, con un breve commentino.

<-Marzo


CRISTELA
telefilm comico, sitcom (ABC) - stagione 1

Stagione simpatica con qualche episodio che spicca tra gli altri, ma tutto sommato niente di speciale.
Per essere una serie che tenta di ridicolizzare gli stereotipi, direi che punta decisamente troppo sui luoghi comuni.
Preferisco Cristela Alonzo come comica piuttosto che come attrice.