martedì 17 giugno 2014

"The children" GoT 4x10 - Recensione

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Finito. E' tutto finito.
Beh, almeno la puntata si chiama "The children", sarà finalmente una puntata sull'amore familiare, no?
Ahahah, no ovviamente, si tratta di GoT, qua i figli vengono messi in catene dalle madri e uccidono i padri. E via che si parte:

Alla Barriera Gionsò va da Mance a parlare dei bei vecchi tempi:
"Ti ricordi quella volta che ero solo e affamato e mi hai accolto tra la tua gente? Stavo fingendo!" dice Gionsò con il vocione di uno col raffreddore, che sù sulla barriera fa freschino "Io sono stato leale ai miei voti di Guardiano della notte"
"Tutti i tuoi voti?"
E Gionsnò muto.
Oh, non ce n'è uno che non gli faccia notare quanto è ignorante.
Vai con i brindisi in memoria dei morti, che Gionsnò pareva un po' troppo allegro e bisognava rimetterlo al suo posto.
(ma vogliamo parlare dello scherzone di Jon che tossisce come se stesse per succedere qualcosa di poco piacevole: vogliono farmi morire!)

Appena il tempo di qualche reciproca minaccia di morte che suonano le trombe e arriva un esercito. Chi sarà mai:
Ce ne ha messo di tempo Stannis, ma bisogna riconoscergli che sa come entrare in scena.

Mance prova a fare lo sbruffone: "Tutto 'sto esercito e non c'hai due lire per un cappotto?", ma non c'è speranza e Gionsnò ha l'occasione di fare bella figura con i suoi consigli sul rispetto e l'onore: tutto suo padre e a lui non è che sia andata molto bene!

Tornati al Castello Nero è tempo di bruciare i cadaveri che già non hanno uomini per combattere i nemici, figuriamoci se gli amici si trasformano e vogliono ucciderli pure loro.
Ygritte, però, merita un trattamento speciale

E non farò neanche un commento su quanto sia furbo accendere un falò in mezzo a una foresta e lasciarlo incustodito, perché non vedo più la tastiera ƍ_ƍ


Ad Approdo del Re Mastro Pycelle è impegnato a fare niente, come al solito, per salvare la Montagna avvelenata dalla spada di Oberyn e viene rimpiazzato da Qyburn, il quasi-maestro cacciato dalla Cittadella per le sue idee alternative
"Il trattamento potrebbe cambiarlo in qualche modo" dice Qyburn a Cercei
"Potrebbe indebolirlo?" chiede lei che non vuole un altro invalido in giro per casa
"Oh, no"
"Allora vai con quella siringona, io vado a scurirmi ancora un po' le sopracciglia, che mi frega"

Ma prima una bella chiacchierata padre-figlia con Cercei che cerca di convincere il padre a non farla sposare con Riccioli d'Oro: oltre a evidenti problemi in camera da letto, il matrimonio significherebbe doversi trasferire ad Alto giardino abbandonando il figlio.
E allora parte la minaccia:
se lui insiste con il matrimonio, lei dirà a tutti che i 3 biondini sono figli di Jamie e non del panzone di Robert, annullando la pretesa al trono di Tommen
 
 E giusto per ribadire il concetto, va subito a trovare il fratellino
e gli bacia pure la mano che fin'ora aveva sempre schifato: poi non dite che non è amore.

Intanto Daenerys ha riaperto il ricevimento e, dopo circa 5 ore di nomi e cariche che ormai Missandei ha perso la lingua, entrano i cittadini:
-il primo è un ex-schiavo che non capisce il concetto di lavoro (tu fai qualcosa e in cambio ti danno dei soldi) e preferisce la schiavitù (tu fai la stessa cosa ma in cambio ti danno un calcio in culo. E muto che sennò ne prendi un altro)
-il secondo, invece, è un padre che porta le ossa arrostite da Drogon della sua bambina Zara, di tre anni (vabbè, non ce la posso fare)
Daenerys deve proteggere la sua gente, così è costretta a rinchiudere i draghi nelle catacombe.
Quelli che non hanno fatto niente, ovviamente, che quello davvero colpevole è ancora in giro
 
 

Oltre la Barriera Bran, Hodor, la Ranocchia e Jojen-moribondo continuano il viaggio verso l'albero sbriluccicoso e finalmente lo vedono
 
 Ecco, basta solo passeggiare fino a lì ed è fatta, no?
 
Non proprio, perché all'improvviso spuntano fuori questi tizi evidentemente colpiti dalla Maledizione della prima luna: gli avete rubato qualcosa? Ridategli la moneta, presto.
Bran fa quella cosa di rovesciare gli occhi ed entrare in Hodor (è sempre inquietante da dire), Estate intanto protegge il suo corpo ma spuntando solo all'ultimo secondo, che sennò non c'è gusto, la Ranocchia spacca tutto quello che trova e Jojen resta lì a morire.

Mentre stanno tutti per seguire il povero ranocchio, arriva una Figlia della foresta che lancia un paio di bombe a mano e li porta in salvo, dritti dritti dal corvo con tre occhi, un vecchietto col pollice verde molto amico delle piante. E con molto tatto, soprattutto:
"Mio fratello ci ha..." "Non ci interessa Meera, lasciaci parlare di cose importanti, ormai lui è morto, chissene."
"Mi aiuterai a camminare di nuovo?" chiede Bran "Niente niente sei fisioterapista?"
"Non potrai più camminare" e ridaje con il tatto "Però potrai volare".

Intanto Brienne e Pod incontrano Arya e il Mastino (beh, a dire il vero il Mastino in quel momento era un po' occupato), dopo mezz'oretta di chiacchiere inutili Brienne si rende conto di chi ha davanti e cerca di convincere Arya ad andare con lei per farsi proteggere:
Il Mastino le fa notare che la piccola non 'sta proprio messa bene a famiglia, ma Brienne non si arrende e quindi giù di spada (e denti) per vedere chi la spunterà.
In un duello fantastico, i due combattono a lungo ma alla fine il Mastino ha la peggio e finisce moribondo giù per un burrone.
Anche Brienne riporta delle ferite, probabilmente ai polmoni perché inizia ad urlare "Aria, Aria" (pessima, lo so); poi riempe di parole Pod per aver perso di vista la ragazzina, perché è ancora convinta che Pod possa essere uno scudiero e non si decide a sfruttare i suoi veri talenti.
Arya, intanto, torna dal Mastino per l'ultimo saluto e lui, per farsi uccidere e mettere fine alle sofferenze, le ricorda i bei vecchi tempi in cui squartava i suoi amici e aveva voglia di stuprargli la sorella. Ma Arya è irremovibile, sia mai che uccide qualcuno che vuole morire, troppo facile.
Così gli frega i soldi e scappa.

Ad Approdo del re è quasi ora e Tyrion comincia a farsela sotto, ma arriva Jamie e lo libera, mandandolo da  Varys
Ringraziamenti e abbraccioni strappalacrime
 
Ma Tyrion deve prima sistemare qualche questione e va in camera del padre, trovandoci Shae addormentata che si risveglia dicendo: "Tywin? Mio leone?"
"Ma non ero io il tuo leone? Sei proprio una put... ah, sì, già si sapeva" e la strozza con la collana
 
Poi prende la balestra e va a cercare il padre, trovandolo sul trono. No, non quello di spade, quell'altro.
Tywin vorrebbe andare a parlare nelle sue stanza ma Tyrion ci tiene proprio a scoprire se quella voce sul padre sia vera e gli lancia una freccia.
Allora Tywin pensa che sia una buona idea rinnegare il figlio incazzato e armato, così Tyrion gli lancia la battutona finale e pure un'altra freccia
"Il fetore che dilagò nella latrina fu un'ulteriore prova che la battuta ripetuta fin troppo volte su suo padre era solo un'altra menzogna.
Lord Tywin Lannister, alla fin fine, non cacava oro."
Tywin va da Varys che lo nasconde in una cassa di legno e lo imbarca con sè su una nave.

Arya vaga da sola finchè arriva in vista di un porto e va a chiedere un passaggio per la Barriera, ma questi sono freddolosi e vanno solo a Braavos.
Allora Arya si ricorda della parole di Jaqen H'ghar, tira fuori la moneta, dice le parole magiche e scrocca un passaggio
 

Applausi e urla dalla sala, cala il sipario.

Puntatona di lacrime e sangue, come al solito, ma stavolta con quel qualcosa in più, giusto per finire in bellezza.
E complimenti a Lena Headey per essere la più grande trollona di tutti i tempi.

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