Si può dire quello che si vuole su Under the Dome, ma non si può negare che si siano impegnati. Avendo già raggiunto vette altissime di trash e nonsense, potevano benissimo concludere con una puntatina leggera e poco impegnativa, invece non ci hanno voluto deludere e hanno dato fondo a tutta la riserva di scene improbabili, battute pessime e parruccone oscene che ancora erano rimaste.
Da notare che finalmente qualcuno ha pensato di far fare una doccia a Barbie: sono progressi.
Non perdiamo tempo a chiederci che fine abbiano fatto quei misteriosi alieni brutti e cattivi che hanno nominato solo una volta o che tipo di droga assumessero gli sceneggiatori, e cominciamo subito con la recensione:
"Io sono la vostra nuova Regina, colei che vi guiderà al di fuori della cupola. Ma prima di tutto dobbiamo fermare la grande minaccia che ci tormenta. Siete pronti?"
"Cominciamo bene. Magari prima di partire è meglio bere un caffettino."
"Presi."
"Presi."
"Oh, pensavo molto peggio, in realtà ci è voluto pochissimo. Per fortuna che i nostri avversari sono più rimbecilliti di voi. Ciao, papà."
"Say what?"
"Somigli così tanto a tua madre." "Stai cercando di offendermi? Perché io sono senza cuore. Senza cuore. Hai presente quando hanno tagliato la testa a Ned Stark? Io ho riso." "Com'è possibile? E perché hai ucciso la tizia di CSI?" "Era ormai inutile, più o meno come tutti voi. Vi uciderei se non avessi prenotato una manicure tra 10 minuti. Ciaone."
"Non vuole ucciderci perché le serviamo come ricatto per far lavorare Joe. Cioè, in realtà le basterebbe tenere in vita solo Norrie, ma se poi uccide tutti la gente da casa non ci guardano più.
E a proposito di guardare: avete notato che questa Dawn ha gli occhi come quelli di suo padre? Lo so che non è per niente vero, ma forse se lo ripetiamo abbastanza qualcuno finirà per crederci."
E a proposito di guardare: avete notato che questa Dawn ha gli occhi come quelli di suo padre? Lo so che non è per niente vero, ma forse se lo ripetiamo abbastanza qualcuno finirà per crederci."
"Dove sono i miei amici?" "Li ho catturati e li torturerò se tu non ti sbrighi a buttar giù la cupola." "Hai presente che vogliamo tutti andarcene e che quindi questa minaccia è piuttosto inutile?" "Va bene, lascerò uscire qualcuno ma non pensare di aver vinto: in fondo sei stato parte della Kinship..."
"...niente che non si possa ripristinare insistendo con un po' di inquietante invasione dello spazio personale."
"Si nota che fuori dalla cupola ho fatto per un po' il fotomodello?" "No."
"Siamo nei guai. Chissà se Dawn ha preso qualcosa da me?" "Sono sicurissima che non sia possibile. Lo so che io ho lottato per salvarti quando tutti ti davano per spacciato, ma adesso mi rifiuto di darle qualsiasi beneficio del
dubbio pur avendola vista per 40 secondi in tutto. In fondo somiglia tantissimo a Eva: non può essere uscito niente di buono da lei."
"Tu sei Kyle Lee, per caso? Quello che si è filmato mentre tirava uova sulle mie macchine? Voglio che tu sappia che quando uscirò di qui ti ucciderò brutalmente e poi ballerò sul tuo cadavere." "Per... un paio di uova? Non ti sembra un filino esagerato?"
"Norrie, Hunter, Lily: venite con me. Dato che la salvezza finora è stata affidata a un ragazzino, perché non aggiungerci altri tre ragazzini?"
"Tu invece papino verrai con me. Devi sfacchinare con le pietre." "E Julia e Jim?"
"Ho forse la faccia interessata ai loro problemi?"
"Ho forse la faccia interessata ai loro problemi?"
"Posso avere il mio cane? Lui è la chiave del mio cuore. Cioè la chiave del mio cuore. L'hai capito quanto sono simpatico? No, aspetta, forse è meglio se non lo capisci."
"Cosa mi sta succedendo? Mi sento diverso." "Si chiama pubertà, Junior. Mi sa che è arrivata anche per te."
"Mi sono dato molto da fare. Lo vedi come mi sono impegnato per questa collana di sudore sulla maglietta? Non mi merito forse di diventare il tuo alfa?" "Ci sono anche altri da considerare." "Chi? Junior? Stava per uccidere tutti i nostri bambini. Non scherziamo: è troppo impulsivo." "Ho capito, ma non vorrai che te la smolli così. Ho una reputazione da difendere."
"E se ti dicessi che intorno alla cupola ci sono i militari pronti ad arrestarci?" "Cosa?" "Non preoccuparti, ci penso io. Sotto la Cementeria ci sono dei tunnel che conducono alla città vicina." "Mm, forse per quella storia dell'alfa, dovrei farci un pensierino serio."
"Moriremo tutti e tu ti preoccupi solo del tuo cane." "Ma lui è la chiave del mio cuore. Vedi? L'hai capita adesso? Sono o non sono simpatico?"
"Quasi quasi resto qui a morire piuttosto che rischiare di sentire per sbaglio un'altra delle tue battute."
"Ehi, lo scemo dice cosa?" "Cosa?" "Appunto. Vai a giocare su quel tombino aperto, per favore."
"Sono un genio: con questo aggeggio trsmetterò il segnale di Dawn in tutta la cupola. L'importante è che non si surriscaldi." "Magari potremmo accenderlo solo quando serve, evitando di usarlo inutilmente, che ne dici?" "Ragazzi, dobbiamo vivere pericolosamente, la gente da casa vuole azione."
"Sono esausti. Insomma, io ho portato una pietra da solo, ma loro due sono proprio stanchi e non sono abituati a questo mondo senza ruote. Aspetta, in questo mondo esistono le ruote: perché diavolo non le possiamo usare? Oppure ho anche un'altra idea: tu hai la superforza Dawn, no? Perché non te le porti da sola?" "Non l'hai sentito prima che ho fatto la manicure? Non farmi perdere tempo."
"Non sei una leader. Sei solo un'assassina." "Senti chi parla." "Chi parla?" "Come?" "Cosa?"
"Sam, dove stai andando?" "Niente, passeggiavo." "Non cercare di fregarmi. Vuoi rubare il mio posto da alfa?" "Il tuo posto dell'Alfa? Pensavo avessi una Toyota." "Smettila di prendermi in giro."
"Sei solo un ragazzino e i tuoi capelli fanno schifo."
"Dicevi?"
"Finalmente posso uccidere qualcuno. Saranno tre ore buone che non succedeva."
"Fermi dove siete. Sapevo che eravate inaffidabili."
"Sì? Cosa te lo ha fatto sospettare? Il fatto che ti ho detto specificatamente detto che ti voglio morto? Lo scemo dice cosa..."
"Cos...aaaaaaaa!"
"Puoi andartene papino." "Mi lasci libero?" "Sì, ma non pensare che sia debole. Cioè, finora ho dato due ordini per poi cambiare subito idea quando mi accorgevo che era una stronzata, ma sono comunque una bravissima leader." "Come farai a sfuggire ai militari?" "Cosa te ne frega? E comunque sto guardando verso la Cementeria, ma è un caso. Non andrò mai lì, quindi non cercarmi neanche."
"L'intelligenza deve averla presa da Eva."
"Junior!" "Come fai a conoscermi?" "Ho i ricordi della tizia di CSI. La metà della sua memoria era qualcosa legato a te e al divano del suo ufficio: ti ricorda niente?" "Mmm." "Cosa hai fatto?" "Ho ucciso Sam per la collettività. Ma soprattutto perché mi stava un po' sulle cupole."
"Bravo. Tanto 'sti pezzenti morti di fame faranno tutti la stessa fine. E poi io e te ricominceremo da capo sotto un'altra cupola."
"I microfoni sono tutti a posto. Puoi cominciare col karaoke." "Quindi noi andiamo. Siamo venuti qui solo per dirti che non vogliamo più stare qui." "Non credo proprio, ormai che siete qui dovete ascoltarmi cantare. E sarà meglio che applaudiate alla fine."
"E fin che fischietto, vi beccate pure il riassuntone di tutto quello che è successo."
"Sono un genio: con questo aggeggio trsmetterò il segnale di Dawn in tutta la cupola. L'importante è che non si surriscaldi." "Magari potremmo accenderlo solo quando serve, evitando di usarlo inutilmente, che ne dici?" "Ragazzi, dobbiamo vivere pericolosamente, la gente da casa vuole azione."
"Sono esausti. Insomma, io ho portato una pietra da solo, ma loro due sono proprio stanchi e non sono abituati a questo mondo senza ruote. Aspetta, in questo mondo esistono le ruote: perché diavolo non le possiamo usare? Oppure ho anche un'altra idea: tu hai la superforza Dawn, no? Perché non te le porti da sola?" "Non l'hai sentito prima che ho fatto la manicure? Non farmi perdere tempo."
"Non sei una leader. Sei solo un'assassina." "Senti chi parla." "Chi parla?" "Come?" "Cosa?"
"Sam, dove stai andando?" "Niente, passeggiavo." "Non cercare di fregarmi. Vuoi rubare il mio posto da alfa?" "Il tuo posto dell'Alfa? Pensavo avessi una Toyota." "Smettila di prendermi in giro."
"Sei solo un ragazzino e i tuoi capelli fanno schifo."
"Dicevi?"
"Finalmente posso uccidere qualcuno. Saranno tre ore buone che non succedeva."
"Fermi dove siete. Sapevo che eravate inaffidabili."
"Sì? Cosa te lo ha fatto sospettare? Il fatto che ti ho detto specificatamente detto che ti voglio morto? Lo scemo dice cosa..."
"Cos...aaaaaaaa!"
"Puoi andartene papino." "Mi lasci libero?" "Sì, ma non pensare che sia debole. Cioè, finora ho dato due ordini per poi cambiare subito idea quando mi accorgevo che era una stronzata, ma sono comunque una bravissima leader." "Come farai a sfuggire ai militari?" "Cosa te ne frega? E comunque sto guardando verso la Cementeria, ma è un caso. Non andrò mai lì, quindi non cercarmi neanche."
"L'intelligenza deve averla presa da Eva."
"Junior!" "Come fai a conoscermi?" "Ho i ricordi della tizia di CSI. La metà della sua memoria era qualcosa legato a te e al divano del suo ufficio: ti ricorda niente?" "Mmm." "Cosa hai fatto?" "Ho ucciso Sam per la collettività. Ma soprattutto perché mi stava un po' sulle cupole."
"Bravo. Tanto 'sti pezzenti morti di fame faranno tutti la stessa fine. E poi io e te ricominceremo da capo sotto un'altra cupola."
"I microfoni sono tutti a posto. Puoi cominciare col karaoke." "Quindi noi andiamo. Siamo venuti qui solo per dirti che non vogliamo più stare qui." "Non credo proprio, ormai che siete qui dovete ascoltarmi cantare. E sarà meglio che applaudiate alla fine."
"E fin che fischietto, vi beccate pure il riassuntone di tutto quello che è successo."
"Adesso che mi sono scaldata la voce, avrei bisogno di uno di voi per il mio duetto. Norrie, che ne dici?"
"Io non canto ai karaoke." "Se canti con me potrai tornare a far parte del coro alieno." "Non potrebbe fregarmene di meno." "Beh, preferisci che muoiano tutti?" "Ok, allora va bene. Ma io non canto niente dei Modà, che sia chiaro." "Stavo proprio pensando di farne una dei Modà."
"No, Norrie. Non sei costretta a farlo." "Devo, ma tu tappati le orecchie. Non voglio che mi ascolti fare una cosa del genere."
"No, mi sacrificherò io!"
"Questo era il tuo piano fin dall'inizio, sapevi che lo avrebbe fatto al mio posto.
Aspetta, ma perché devi fare questi giochetti inutili? Non potevi semplicemente dirgli che doveva farlo lui, dato che sapevi che per far uscire i suoi amici si sarebbe sacrificato comunque?"
"Adesso non ho tempo per spiegarti queste cose complicate, magari la prossima volta. Vai Joe."
Aspetta, ma perché devi fare questi giochetti inutili? Non potevi semplicemente dirgli che doveva farlo lui, dato che sapevi che per far uscire i suoi amici si sarebbe sacrificato comunque?"
"Adesso non ho tempo per spiegarti queste cose complicate, magari la prossima volta. Vai Joe."
♪♫♪ Eccoci qua a guardare le nuvole ♪♫♪
♪♫♪ Su un tappeto di fragole ♪♫♪"Siamo militari statunitensi e abbiamo una reputazione da difendere, quindi prima vi arrestiamo brutalmente e poi facciamo le domande."
"Non ti lascerò far del male a Dawn." "E come pensi di impedirmelo?"
"Perché ti accoltelli da solo Junior? Perché? Eh? Smettila di accoltellarti."
"Mmm, un'asse malconcia, sarà meglio che provi ad attraversarla. Insomma, potrei usare i miei poteri sovraumani per passare al di là o controllare perlomeno che questo pezzo di legno sia resistente, ma non mi piace vincere facile."
"Ferma dove sei, Dawn. Ho indebolito l'asse in modo che tu non possa passare." "Cioè, adesso il legno si spezzerà e morirò?" "No, l'asse si spezzerà solo quando ci salirò anch'io. Però effettivamente la tua idea avrebbe funzionato meglio, magari me la segno per la prossima volta. Intanto ciao."
*Barbie-Arrampicatrice nelle caverne*
"Barbie, non posso crederci. Forza scappiamo subito fuori senza specificare come hai fatto a ri-superare il crepaccio senza la trave. E mi raccomando non fermiamoci neanche a controllare se per caso è sopravvissuto qualcun'altro." "Sì, giù di limoni senza neanche guardarci intorno. Non è come se fossimo circondati da nemici di ogni nazione e pianeta."
"A terra!" " Restate dove siete!"
"Ehm, quale delle due?"
"Salve, io sono il classico militare americano dei film, quello per niente interessato alla verità ma piuttosto alla protezione di miei concittadini. E per protezione intendo ignoranza.
Hai presente la versione dei fatti che mi hai dato, quella che coincide con le altre e che abbiamo verificato con la nostra sorveglianza?" "Sì."
"Dimenticala. Qui ce n'è una che mi piace di più. Niente alieni, pochi sopravvissuti e tutta colpa di Hektor Martin."
"Diciamo che firmo. A me cosa ne viene? Ho pur sempre una reputazione di approfittatore da difendere."
1 ANNO DOPO
"Lily, adesso che lavoro per la National Security Agency, ho una ventina di schermi appesi al muro e parlo con l'auricolare anche in ufficio per poter continuare smanettare, dici che sono troppo figo e maturo?"
"Non chiederlo a me. Io giro col tacco dodici, la borsona da donna in carriera e faccio discorsi impegnati al telefono. Più maturo di così..."
"Lo sanno tutti che quando una donna cambia taglio di capelli, significa che è pronta a cambiare vita. Se poi il taglio è particolarmente brutto, c'è simboleggiato pure il grande tormento interiore che sta affrontando."
"Perché mi stai raccontando queste cose, Jenkins?" "Per distrarla dal fatto che stavo frugando nella sua scrivania, signore." "Ha funzionato, Jenkins. Puoi andare."
"Julia, vuoi sposarmi?" "Dici davvero? Non me l'aspettavo. Non è come se ti stessi obbligando a farlo da tutto il giorno. Spero che niente rovini questo splendido momento di romanticismo..."
"Vi sono mancato?" "Appunto."
"Perché siamo qui?" "Oltre al grande privilegio di potermi invidiare per la mia intelligenza e potenza? Abbiamo dei problemi di famiglia. Famiglia. Era un'altra battuta: l'hai capita Barbie?"
"Non è possibile! Lei è caduta nel burrone, come può essere viva? Cos'è: un'aliena? Oh, aspetta. Lei è un'aliena. Questo spiega molte cose."
"Potrebbe essere ovunque. Ma noi dobbiamo risolvere la faccenda."
"Joe, finalmente ti ho trovato, sapevo che non eri morto. Mi dispiace per quello che hai dovuto subire, un karaoke dei Modà non si augura a nessuno. Ma io sono qui per aiutarti.
O almeno: sarei qui per aiutarti se ci fosse un'altra stagione per farlo, ma diciamo che basta il pensiero, no?"
"Guarda un po' cosa c'è qui. Tornerò un'altra volta a prenderlo.
Non vedo l'ora..."
"...immaginate che frittatona."
E così si concludono le avventure di Under the Dome, che ci ha accompagnato per tre estati alla scoperta dell'emozionante vita sotto una cupola (o sfera rotante e rimpicciolente, a seconda della necessità), dandoci importanti lezioni di vita:
- In caso ci si trovi intrappolati senza via di fuga in uno spazio ristretto, è molto importante tenere alta l'attenzione dei compagni di avventura iniziando risse, scatenando litigi e piazzando bombe che distruggono parte dei già scarseggianti viveri.
- È perfettamente normale avere attacchi epilettici che comprendono la visione di stelle rosa, che tua madre aveva già disegnato nei suoi quadri anni prima, che suo fratello aveva visto nel bosco, che al mercato tuo padre comprò.
- In caso di grave ferita sanguinante senza la possibilità di ricovero ospedaliero, è consigliabile lasciar morire la persona, in modo che risulti più facile trasportarla; una volta arrivati nel posto designato, basterà posizionarla vicino ad una fonte di calore e questa si riprenderà. Successivamente sarà sufficiente applicare una benda al di sopra dei pantaloni e lasciarla lì senza cambiarla per giorni: la ferita sparirà magicamente con l'arrivo della nuova stagione.
- Se vi ritrovate improvvisamente a vivere una vita perfetta che rispecchia esattamente i vostri sogni, allora potete star certi che si tratta di finzione e siete all'interno di un bozzolo alieno. (Effetti collaterali: cambio repentino di partner / uso smodato di gel per capelli / brusco risveglio).
- Se una donna sotto l'effetto di potere alieno non vuole partorire il suo figlio del demonio, è consigliabile effettuare una forte pressione sulla sua pancia per accelerare il processo.
In seguito è meglio riflettere a lungo sull'eventualità dell'uso di latte artificiale.
DISCLAIMER
Nessuno dei consigli precedenti è da considerare applicabile nella vita reale. O in un telfilm con una sceneggiatura perlomeno decente.
Nessun componente dei Modà è stato maltrattato durante la scrittura di questa recensione.
->Tutte le recensioni della terza stagione: Under the Dome
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