Sì, sto parlando della storyline di Arya.
Sono così delusa, che non trovo neanche le parole.
Non fraintendetemi, questo è proprio quello che aspettavo: Arya è partita per Braavos perché non aveva più famiglia ed era pronta ad abbandonare perfino la sua identità, l'unica cosa che la legava ancora al suo passato. Invece paradossalmente questa esperienza le è servita per ritrovare la vera se stessa, portandola a pronunciare orgogliosamente "Sono Arya Stark e sto tornando a casa." E con alle spalle di un allenamento di tutto rispetto, completo di combattimenti al buio e la capacità di prendere l'identità di altri, che di certo non fa mai male e le sarà molto utile in futuro.
Fantastico.
Il problema è il modo in cui si è arrivati a tutto questo. Sarà che ormai mi ero costruita tutti questi castelli in Arya, che avremmo visto scambi d'indentità pazzeschi e sotterfugi complicati, e invece Arya si era fatta cogliere assolutamente impreparata dall'Orfana, facendosi mezza sbudellare, ma riuscendo comunque ad avere la meglio su di lei.
Capisco che ci fosse della logica nelle tracce insanguinate e nella grotta buia, ma tutto si è concluso in modo piuttosto telefonato e prevedibile fin da quando ha messo piede in quel posto.
Mi sono sfogata, andiamo a rivedere cosa è successo in questo episodio.
Ad Approdo del Re, a Cersei viene intimato da Lancel e altri Passeri di seguirli al Tempio di Baelor, ma lei non si è divertita molto la prima volta: "Mi sa che passo, ma porta tanti saluti al vecchietto. Mi raccomando, ci tengo."
"Ti conviene seguirci. Noi abbiamo un esercito."
"E io ho un Hulk"
"Cosa c'entra..."
"...Ho lasciato la macchina in doppia fila, devo andare."
Ma la supremazia di Cersei non dura a lungo, perché viene subito rimessa in riga prima dallo zio Kevan, che non la lascia entrare nel privé, e poi da Tommen che ha finalmente deciso il suo regalo per la festa della mamma: una cassa di vino? No, un processo per decidere quanto male deve morire sua madre. E il tutto senza la possibilità di una singolar tenzone.
D'altronde Cercei era ormai così sicura di sè da quando era arrivata la Montagna 2.0, che un po' se l'è cercata.
[Domanda: ma se Cersei viene dichiarata colpevole di incesto, Tommen non perde automaticamente il diritto al trono? Dubito che lo sbarbatello ci abbia pensato, ma l'Alto Passero non rischia di perdere la sua alleanza trono-clero? O magari è proprio questo che spera, per poter subentrare in qualche modo?]
L'ultimo asso nella manica per Cercei sembra essere un pettegolezzo sul quale gli uccellini di Qyburn hanno indagato: avranno scoperto qualcosa di compromettente sull'Alto Passero?
Brienne e Pod arrivano a Delta delle Acque e la donna aggiorna Jamie di quello che sta succedendo, mentre Bronn continua a essere Bronn. E noi non chiediamo niente di più.
Brienne entra nel castello col beneplacito di Jamie e cerca di convincere il Pesce Nero ad abbandonare il suo castello per andare ad aiutare Sansa, la nipote che ha visto una volta quando ha fatto la prima comunione. Lui stranamente non è molto d'accordo.
Intanto Jamie minaccia Edmure con la potente tattica del tua sorella e convince l'uomo, legittimo erede dei Tully, a far arrendere i suoi uomini e a consegnargli il castello.
Il Pesce Nero aiuta Brienne e Pod a fuggire, ma rifiuta di andarsene con loro, preferendo morire combattendo.
Nelle Terre dei Fiumi, il Mastino ha iniziato la sua vendetta contro gli uomini della Fratellanza senza Vessilli che hanno ucciso la gente con cui viveva e si imbatte in Beric Dondarrion e Thoros di Myr, in procinto di impiccare quegli uomini per lo stesso motivo.
Capito che non tutta la Fratellanza è corrotta, il Mastino contratta per poter uccidere più uomini possibile (ma non con l'ascia poi fa troppo sangue e chi lo lava, signora mia) e poi prende in considerazione l'idea di unirsi a loro.
A Meereen, Tyrion saluta Lord Varys in partenza per cercare alleati in Westeros (che Lady Olenna abbia scritto a lui nello scorso episodio?), poi cerca di far ubriacare Missandei e Verme Grigio e di convincerli a raccontare barzellette:
Mentre la battaglia infuria all'esterno, i tre nella Grande Piramide discutono se sia meglio far uscire l'esercito per un disperato tentativo di salvare la città o rimanere lì per mantenere almeno la piramide. Ma ecco che mammina è tornata a casa:
A Braavos, avevamo lasciato Arya moribonda dopo essere stata accoltellata brutalmente dall'Orfana e, nonostante le mille teorie she sono partite dopo quell'episodio, l'interpretazione per la sorpresa sul suo volto durante l'incontro con la vecchietta, era la più semplice: Arya ci teneva tantissimo a continuare la tradizione di famiglia di coltellate nello stomaco e si è fatta realmente cogliere impreparata, come se non avesse passato gli ultimi anni a prenderne tantissime ogni giorno e magari uno si aspetterebbe che a questo punto avesse almeno un po' di diffidenza verso gli sconosciuti.
Arya si rifugia da Lady Crane, che a quanto pare ha molta esperienza nel ricucire le ferite quanto nel farle. Arya ha tempo per un pisolino, ma la pace dura poco perché viene presto raggiunta dall'Orfana che uccide Lady Crane e comincia a inseguirla per la città, in pieno stile Terminator.
D'altronde Arya corre e salta come se non fosse stata sbudellata il giorno prima, quindi magari durante l'addestramento nella Casa del Bianco e del Nero rimpiazzano parti del corpo in metallo. Boh.
Dopo una visitina alla sauna, che fa bene alla pelle, e la distruzione di tutte le arance in città, Arya si dirige alla grotta dove tiene Ago, assicurandosi di lasciare in vista delle tracce di sangue tipo le briciole di Pollicino.
Qui si svolge il combattimento finale, nel quale Arya riesce a sfruttare il suo vantaggio di sapersi muovere bene al buio, grazie alla punizione della cecità, e ha la meglio sull'Orfana.
Portata la sua faccia nella Stanza dei Mille Volti, Arya incontra Jaquen che si complimenta con lei per essere finalmente diventata Nessuno, ma Arya non ha mai davvero rinunciato alla sua identità ed è decisa a tornare a casa.
Nessun commento:
Posta un commento