martedì 31 dicembre 2013
lunedì 30 dicembre 2013
domenica 29 dicembre 2013
sabato 28 dicembre 2013
Perché Channing Tatum è vestito da donna? - Perché no?
Ecco Channing Tatum al "Late Night with Jimmy Fallon" nei panni di Susie, un'amica di Jimmy Fallon/Sara (S-A-R-A, senza H perché l'H è così EW!)
giovedì 26 dicembre 2013
Perché non puoi vincere con il Señor Chang? - Domanda & risposta
Voglio che tutti voi scriviate un tema di una pagina in spagnolo intitolato "Gli errori di Annie" |
Perché non lo scrive Annie? |
Okay, due pagine intitolate "Le conseguenze del mettere in discussione l'autorità" |
Uh, questo è spagnolo 101. So dire "Ciao", "domani" e "quel tavolo è femminile". Quello è l'unico spagnolo che ci ha insegnato. |
Oh, sei pagine sull'ignoranza! |
Ragazzi, mettete giù le mani. Senor Chang, per favore continui, noi rispettiamo la sua autorità. |
Grazie Britta. Venti pagine sui leccaculo. |
martedì 24 dicembre 2013
lunedì 23 dicembre 2013
domenica 22 dicembre 2013
sabato 21 dicembre 2013
Perché far arrabbiare Matt Damon? - Perché no?
Nel 2006 Jimmy Kimmel, conduttore del talk-show "Jimmy Kimmel Live", adorava prendere in giro Matt Damon, infatti era solito finire lo show dicendo "My apologies to Matt Damon, we ran out of time" cioè "Mi scuso con Matt Damon, ma abbiamo finito il tempo" e quando lo invita davvero, gli da solo il tempo di entrare e accomodarsi e poi chiude la trasmissione, facendolo arrabbiare moltissimo (in realtà in un'intervista su Usa Weekeend, Jimmy rivela che era una gag preparata).
Matt Damon decide di vendicarsi e organizza uno scherzo con la fidanzata di allora di Kimmel, Sarah Silverman. Ecco il video:
Jimmy Kimmel organizza subito un controscherzo con la partecipazione di Ben Affleck:
Matt Damon decide di vendicarsi e organizza uno scherzo con la fidanzata di allora di Kimmel, Sarah Silverman. Ecco il video:
venerdì 20 dicembre 2013
Cosa vedi quando ti guardi allo specchio? - Domanda & risposta
Il tuo riflesso allo specchio dice chi sei davvero?
Nella serie di foto "Reflection" di Tom Hussey vediamo degli anziani in situazioni quotidiane che fissano lo specchio ma invece di vedersi nella loro età attuale, si vedono nel fiore degli anni. La raccolta di foto offre la prospettiva del punto di vista degli anziani che soffrono di Alzheimer: un vecchio pompiere scorge se stesso in unbo specchio, ma invece di vedere i capellli grigi e la pelle cadente, vede se stesso da giovane, snello e scattante, pronto all'azione.
Eppure il messaggio di fondo è molto più doloroso e ci parla del dolore di questa malattia così debilitante che toglie a poco a poco alle sue vittime i ricordi più recenti e, per alcune persone, alla fine rimangono solo i ricordi della loro gioventù.
Colui che ha ispirato la collezione è un veterano della seconda guerra mondiale che, parlando con Hussey, ha detto che non capiva come potesse avere 80 anni di età, se si sentiva ancora così giovane. Così il fotografo ha deciso di fare delle foto che riuscissero a mostrare sia l'età esteriore che quella interiore.
Nella serie di foto "Reflection" di Tom Hussey vediamo degli anziani in situazioni quotidiane che fissano lo specchio ma invece di vedersi nella loro età attuale, si vedono nel fiore degli anni. La raccolta di foto offre la prospettiva del punto di vista degli anziani che soffrono di Alzheimer: un vecchio pompiere scorge se stesso in unbo specchio, ma invece di vedere i capellli grigi e la pelle cadente, vede se stesso da giovane, snello e scattante, pronto all'azione.
Eppure il messaggio di fondo è molto più doloroso e ci parla del dolore di questa malattia così debilitante che toglie a poco a poco alle sue vittime i ricordi più recenti e, per alcune persone, alla fine rimangono solo i ricordi della loro gioventù.
Colui che ha ispirato la collezione è un veterano della seconda guerra mondiale che, parlando con Hussey, ha detto che non capiva come potesse avere 80 anni di età, se si sentiva ancora così giovane. Così il fotografo ha deciso di fare delle foto che riuscissero a mostrare sia l'età esteriore che quella interiore.
giovedì 19 dicembre 2013
mercoledì 18 dicembre 2013
L'arte spiegata ai truzzi - Consiglio
Ecco un blog divertente dove si parla di opere famose in modo davvero originale:
"L'arte spiegata ai truzzi (nella loro lingua)"
"L'arte spiegata ai truzzi (nella loro lingua)"
La Trahison des images (Ceci n’est pas une pipe)
1929, New York, Coll. privata
olio su tela
-
Se ‘ntitola: Questa nun è na pipa.
“Come, nun è na pipa? Ammè me pare popo na pipa aho.”
Assì? E prova a fumattela allora.
A scemo, nun è na pipa, è ‘n quadro. ‘N quadro de na pipa. E’ spiritoso er Magritte.
martedì 17 dicembre 2013
lunedì 16 dicembre 2013
Pop Tart - Motivazione del lunedì
Dall'episodio 12x07 di Family Guy - I Griffin
Qui il testo:
Together: Have you ever put butter on a Pop Tart?
It's so freakin' good
Have you ever put butter on a Pop Tart?
If you haven't then I think you should
Peter: I was sittin' in the kitchen
One day, and I was itchin'
To fill up my belly
With the pipin' hot jelly
Of the best damn treat in the world
Quagmire: He's talkin' Pop Tarts!
Peter: And I saw a stick of butter
And it almost made me shudder
And scream like a baby girl
Together: I don't want a giant penis
Or a rocket ship to Venus
I don't want to win the lottery
I just want to squat and gobble
'Til I'm dizzy and I waddle
In a butter, fruit and dough tart treat
So I put butter on a Pop Tart
It was so freakin' good
Have you ever put butter on a Pop Tart?
If you haven't then I think you should
Quagmire: Everybody come on with us!
Together:: Have you ever put butter on a...
Audience: Pop Tart!
Together: It's so freakin' good
Quagmire: Yeah!
Together: Have you ever put butter on a...
Audience: Pop Tart!
Together: If you haven't then I think you should
Quagmire: Pop Tart!
Peter: With butter?!
Qui il testo:
Together: Have you ever put butter on a Pop Tart?
It's so freakin' good
Have you ever put butter on a Pop Tart?
If you haven't then I think you should
Peter: I was sittin' in the kitchen
One day, and I was itchin'
To fill up my belly
With the pipin' hot jelly
Of the best damn treat in the world
Quagmire: He's talkin' Pop Tarts!
Peter: And I saw a stick of butter
And it almost made me shudder
And scream like a baby girl
Together: I don't want a giant penis
Or a rocket ship to Venus
I don't want to win the lottery
I just want to squat and gobble
'Til I'm dizzy and I waddle
In a butter, fruit and dough tart treat
So I put butter on a Pop Tart
It was so freakin' good
Have you ever put butter on a Pop Tart?
If you haven't then I think you should
Quagmire: Everybody come on with us!
Together:: Have you ever put butter on a...
Audience: Pop Tart!
Together: It's so freakin' good
Quagmire: Yeah!
Together: Have you ever put butter on a...
Audience: Pop Tart!
Together: If you haven't then I think you should
Quagmire: Pop Tart!
Peter: With butter?!
domenica 15 dicembre 2013
sabato 14 dicembre 2013
Perché far cucinare tuo figlio di 2 anni? - Perché no?
Ecco Misha Collins e il figlio West che usano un modo di cucinare sicuramente interessante. D'altronde perché un bambino di 2-3 anni non dovrebbe saper cucinare? E perché la pasta al sugo di pomodoro e marmellata non dovrebbe essere buona?
Episodio 1:
Episodio 2:
Episodio 3: Cooking Fast & Fresh with West! Thanksgiving Feast
Episodio 1:
Episodio 2:
Episodio 3: Cooking Fast & Fresh with West! Thanksgiving Feast
venerdì 13 dicembre 2013
Perché i titoli di libri e film vengono stravolti? – L’acidità del venerdì
Ovviamente
capita che il titolo da tradurre contenga dei giochi di parole impossibili da rendere
in italiano, per esempio:
Il titolo “The Catcher in the Rye” di J.D. Salinger fa riferimento ad una canzoncina citata
all’interno del libro quindi letteralmente sarebbe “Il prenditore nel campo di
segale”, ma “Catcher” è anche il
ricevitore nel baseball e “Rye” ricorda il famoso “Rye Whiskey”.
Data la difficoltà
di traduzione, in italiano si è optato per un generico “Vita da uomo” che nella
seconda edizione è diventato “Il giovane Holden”.
Si è perso il gioco di
parole, ma il titolo scelto è così generale da non creare fraintendimenti con l’originale. (In francese è diventato L'Attrape-Coeurs, cioè il "rubacuori" ?!?)
Molte volte,
però, la scelta di stravolgere il titolo risulta davvero inspiegabile e
ingiustificata:
pensiamo al libro
“The Perks of Being a Wallflower” di Stephen Chbosky che letteralmente sarebbe “Il vantaggio di
fare da tappezzeria”, dove per “fare da tappezzeria” si intende essere quel
tipo di ragazzo che alle feste si tiene in disparte e non partecipa e fa
riferimento al carattere timido e introverso del protagonista.
Nella prima
edizione italiana del 2006 si è deciso di tradurlo con “Ragazzo da parete” che
mantiene più o meno il gioco di parole, ma ignora completamente “il vantaggio”
che è invece un elemento importante dato che il libro parla proprio dell’acquisizione
di consapevolezza del protagonista della possibilità di una vita felice anche
se diversa da quella dei ragazzi popolari.
Nel 2012 esce
il film e in italiano si decide di non usare lo stesso titolo del libro (per
tornare all’originale inglese? Vabbè, e gli asini volano!) e di chiamare il
film “Noi siamo infinito” in riferimento ad una battuta del protagonista,
ignorando completamente il gioco di parole usato da Chbosky. Ovviamente nella
nuova edizione del libro il titolo si adegua alla variazione introdotta dal
film (perché un libro accostato ad un film vende di più! Chissene!)
Lo stesso
discorso vale per “The Silver Linings Playbook” di Matthew Quick, letteralmente
sarebbe “L’orlo argenteo del libretto” e fa riferimento al piccolo diario
tenuto dal protagonista e al bordo luminoso che si intravede nelle nuvole
quando sta per uscire il sole (quindi metafora di felicità dopo un periodo
difficile).
In italiano
si è optato per “L’orlo argenteo delle nuvole”… almeno finché non è uscito il
film nel 2013 dove si è deciso di introdurre un nuovo titolo per il film e per la nuova
edizione del libro: “Il lato positivo”.
Ci sono
moltissimi casi di film che in italiano hanno un titolo completamente diverso
da quello originale; tra i tanti “The Texas Chain Saw Massacre” (“Il massacro
della sega elettrica in Texas”) che è diventato “Non aprite quella porta”, “The
sound of Music” (“Il suono della musica”) tradotto con “Tutti insieme
appassionatamente” e l’eclatante “The Time Traveler's Wife” (“La moglie dell’uomoche viaggiava nel tempo”, titolo che è stato mantenuto per il libro) tradotto
con “L’amore all’improvviso”, che non c’entra davvero nulla con il film dato
che dell’amore raccontato si può dire di tutto tranne che arrivi all’improvviso.
Quello che però mi fa venire il latte alle ginocchia solo a sentirlo nominare, è lo scempio che è stato fatto di “Eternal Sunshine of the Spotless Mind”.
Il film del 2004 di Michel Gondry con Jim Carrey e Kate Winslet, ha vinto l'Oscar per la miglior sceneggiatura.
Il titolo fa riferimento ad un
verso dell’opera Eloisa to Abelard del
poeta inglese Alexander Pope:
«How happy is the blameless vestal's lot! «Com'è felice il destino dell'incolpevole vestale!
The world forgetting, by the world forgot. Dimentica del mondo, dal mondo
dimenticata.
Eternal sunshine of the spotless mind!
Infinita letizia della mente candida!
Each pray'r accepted, and each wish resign'd.» Accettata ogni preghiera e rinunciato a ogni desiderio.»
Letteralmente
il titolo significa “infinita letizia della mente candida” e fa riferimento
alla gioia che prova una persona inconsapevole di ciò che succede nel mondo.
È un titolo difficile e non
convenzionale ma sicuramente molto poetico e che riesce a rappresentare appieno la complessità
di emozioni che traspaiono dal film.
Come è stato
tradotto in italiano?
“Se mi lasci
ti cancello”
…
Momento di
silenzio per riprendermi dalla sofferenza.
…
Perché?
Perché?
Probabilmente
l’intento era quello di accostare il film al genere apprezzato (?) dai più delle
classiche commedie romantiche americane (Se scappi ti sposo, Prima ti sposo poi
ti rovino,…).
Ma dato che
il film in questione non ha niente a che fare con i suddetti film, oltre ad
avere totalmente sciupato la poesia del titolo originale, la traduzione risulta
ingannevole perché fa sembrare leggera un’opera che è invece profonda e
importante.
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