Al Castello Nero, Jon si è appena risvegliato, nudo e confuso su cosa stia succedendo, lasciando Melisandre senza parole:
Magari il viaggetto nell'aldilà ha cambiato Jon, lo ha reso più saggio. Magari stavolta sa qualcosa. Vediamo:
Come non detto.
Melisandre lo designa subito come il principe promesso, usando l'infallibile argomentazione del "Stannis non lo era, ma qualcuno deve pur esserlo."
Intanto i Bruti e i guardiani riaccolgono Jon con il loro spirito caratteristico:
Sam continua il suo viaggio in nave con Gilly e il bambino, cercando di far passare il tempo come può con le solite cose: ascoltando le storielle della ragazza e vomitando anche le paste della comunione.
È il momento di confessare alla ragazza che lei non è ammessa alla Cittadella e che la sta invece portando a casa sua, Collina del Corno, nonostante l'idea di rivedere suo padre gli faccia un effetto peggiore della tempesta in mezzo al mare.
Intanto Bran continua con le visioni nel passato: questa volta si ritrova alla "Torre della Gioia" nel periodo della Ribellione di Robert Baratheon.
Ma non c'è tempo per pensare a quante balle gli avesse raccontato suo padre, perché Bran comincia ad inseguirlo su per la torre mentre Ned cerca la provenienza delle urla che arrivano dall'alto, se non fosse che il Corvo mette fine alla visione, lasciando il ragazzino piuttosto deluso per l'interruzione. Mai quanto noi, comunque.
Mentre Daenerys raggiunge Vaes Dothrak e scopre che i Dothraki dovranno decidere se ammetterla o meno, Tyrion cerca di ammazzare il tempo chiacchierando con Missandei e Verme Grigio. Non la migliore delle idee, diciamo.
Ad Approdo del Re, intanto, Qyburn si ingrazia gli ex-"uccellini" di Varys, mentre Cersei rivela che la sua idea per sconfiggere l'Alto Passero è quella di far combattere il mostro di Frankestein come suo campione in un duello per singolar tenzone.
Cercei, Jamie e il mostro si imbucano a una riunione del Concilio Ristretto (nel quale, per tener fede al nome, sono rimasti in quattro gatti), giusto in tempo per permettere a Pycelle di fare un'altra delle sue tipiche figure di cacca. Letteralmente.
E per questa puntata non gira bene per nessuno dei Lannister, dato che anche Tommen cerca di farsi valere con l'Alto Passero ma se ne va con un palmo di naso.
A Braavos, Arya è tornata alla Casa del Bianco e del Nero e continua il suo allenamento per diventare Nessuno. Cioè le prende in tutti i modi possibili.
Infatti tizia continua a combattare con il bastone e ricomincia a farle domande personali, bacchettandola ogni volta che mente. Ma Arya si rialza ogni volta e non si arrende, continuando a dichiarsi Nessuno e riguadagnandosi così la vista.
A Grande Inverno, Ramsay si sta godendo il nuovo potere dopo la morte del padre, riflettendo su
Per Jon è il momento di giustiziare i traditori. Mentre c'è chi chiede come ultimo desiderio di mandare a casa una cartolina "Bacioni dalla Barriera", ser Alliser rimane coerente e rimprovera a Jon di aver portato al di qua della barriera un esercito di assassini e saccheggiatori, dimenticando che sul quel fronte erano già coperti con i guardiani.
Una volta impiccati i suoi assassini, Jon consegna il mantello e il ruolo di Lord Comandante a Edd l'Addolorato, che all'inizio della puntata aveva riso quindi doveva aspettarsi che stava per succedere qualcosa, e dichiara finito il suo compito.
D'altronde il giuramento dice "Cala la notte, e la mia guardia ha inizio. Non si concluderà fino alla mia morte." E Jon è morto.
*mic drop*
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