domenica 26 luglio 2015

"The Great Red Dragon" Hannibal 3x08 - Recensione


Avevamo lasciato "Digestivo" con la sensazione di aver assistito ad un finale di stagione e "The Great Red Dragon" è a tutti gli effetti un nuovo inizio, con un salto temporale di tre anni in avanti che ci mostra com'è cambiata la vita dei nostri protagonisti, ma che contemporaneamente ci porta indietro fino al primo libro di Thomas Harris, quando tutto è cominciato.

Dopo le vicende in casa Verger, Hannibal si è spontaneamente consegnato a Jack Crawford, rinunciando a quella che è forse la cosa più importante per lui: la sua libertà. D'altronde con Will che rifiuta di avere ancora a che fare con lui, Mason morto, Chiyoh che non gli serba più alcun rancore e Jack intenzionato a sopravvivere, Hannibal teme che nessuno lo cercherà più e per lui non è importante tanto la fuga, quanto invece la consapevolezza di essere cercato e inseguito, con la possibilità di poter dimostrare di essere il più intelligente.  
A questo punto l'unico modo per essere ancora coinvolto e continuare a giocare con le vite degli altri, è quello di rimanere vicino a loro e il fatto di essersi costituito, al contrario di una cattura, gli permette di continuare ad avere il controllo. 
E a contribuire a una scelta così stravolgente, ci pensa anche la sua immensa curiosità, dato che Hannibal ha più volte dimostrato di essere disposto a gesti estremi solo per vedere come evolverà la situazione e come reagiranno gli altri.

Così, tre anni dopo, troviamo Hannibal in carcere ma con il perfetto controllo della situazione: schivata la pena di morte per insanità mentale, ha una cella che rispecchia perfettamente il suo stile, così assurdamente elegante da sembrare irreale, dove ha la possibilità di continuare a disegnare e cucinare, nonostante la mancanza della materia prima solitamente usata nelle sue ricette. 
Ma soprattutto non ha perso un grammo della sua caratteristica faccia tosta (non ha perso un grammo nemmeno della sua caratteristica faccia, e avendo avuto a che fare con Mason non è così scontato) con la quale continua a prendersi gioco degli altri:
http://sungl0ry.tumblr.com/post/124952025293/1x07-3x08-i-taste-oak-what-else-do-i-taste

http://grahamewill.tumblr.com/post/125053177692/sanguinaccio-dolce-a-classic-neapolitan-dessert
La dottoressa Alana Bloom è sopravvissuta, almeno per ora, alla promessa di morte di Lecter ed è diventata la nuova direttrice dell'ospedale al posto di Chilton. Quest'ultimo ha invece sfruttato la sua "conoscenza" di Hannibal per scrivere un libro su di lui, riscuotendo un grande successo nonostante si tratti perlopiù di inesattezze e bugie.

Tra tutti questi cambiamenti, il più grande è sicuramente quello attuato da Will che ha dato una svolta abbandonando completamente l'FBI e rintanandosi nella semplicità della sua nuova vita con Molly e il figlio... e centordici cani
 
Ma il passato bussa alla porta nelle vesti di Jack Crawford, alla disperata ricerca di aiuto con una nuova serie di omicidi, e nonostante Will non voglia rinunciare alla pace ritrovata, sa che non può nemmeno restare a guardare senza fare nulla.
Così, convinto da Molly (e dalla psicologia inversa della lettera di Hannibal), si ributta a capofitto nel suo lavoro ricominciando a entrare nella mente dell'assassino:
http://fenrirrises.tumblr.com/post/124907112864/this-is-not-my-design

Nonostante la brutalità degli omicidi che vengono ricostruiti da Will, quello che abbiamo visto finora dell'assassino sembra totalmente slegato da tanta disumanità e perfino nella scena in cui è ricoperto di sangue sotto la luna, sembra più una situazione che si ritrova a subire piuttosto che a scegliere.
Sappiamo ancora poco di Francis Dolarhyde ma le sue scene sono state così intense e profonde che non lasciano molti dubbi sull'insanità mentale e i grandi tormenti interiori che lo affliggono: incapace di guardarsi allo specchio, perseguitato dalle voci nella sua testa, venerante verso Hannibal, ossessionato da quello che gli altri pensano di lui e folgorato dalla visione della foto de "Il grande drago rosso e la donna vestita col sole" di William Blake, l'uomo ha iniziato la sua trasformazione nel grande Drago Rosso
http://babadork.tumblr.com/post/125049650068/hannibal


Ora che gli omicidi si susseguono a un mese di distanza, Will sa bene quanto sia importante trovare indizi e risposte in fretta, quindi cerca fin da subito l'aiuto che si può rivelare fondamentale per capire la mente dell'assassino (o per finire di nuovo in ospedale, chi lo sa):


Episodio strabiliante con il gradito ritorno di Will alle sue indagine in stile "This is my design", nelle quali dà il meglio di sè, (nonostante vederlo felice e sorridente con la sua nuova famiglia mi abbia fatto desiderare che Jack lo lasciasse in pace).
Ma soprattutto un perfetto Richard Armitage nei panni di Dolarhyde: senza emetter un solo suono, se non qualche grugnito e quell'acuto, è riuscito a trasmettere tutta l'angoscia e il disagio del personaggio, con tutte le giuste premesse per un'ottima performance.

Non sono ancora sicura che Molly mi sia piaciuta: considerando quanto adorassi il suo personaggio nel libro, finora la prima impressione è stata un po' scialba; spero che ci sarà spazio per spiegare la sua storia e darle un po' di spessore.
Invece sono sicurissima che ci sia bisogno di più Preller, perché sono esileranti.


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