"...and the Woman Clothed with the Sun" Hannibal 3x09 - Recensione

Pur essendo rinchiuso in prigione, Hannibal non ha certo smesso di essere protagonista e in questa puntata più che mai lo vediamo attirare a sè i vari personaggi che sembrano incapaci di stargli lontano.
Il primo fra tutti è ovviamente Will, che decide di fargli visita per avere un aiuto nella ricerca del nuovo assassino, pur essendo consapevole quanto sia pericoloso per la sua ritrovata (?) salute fisica e mentale.

Ad Hannibal bastano un paio di annusatine per intuire quale sia la nuova vita di Will e non si lascia sfuggire l'occasione per infierire il più possibile sulle sue debolezze, andando a girare il coltello nella piaga mettere in dubbio le sue capacità di avere una vita normale come marito e padre.

Dopo che Hannibal accetta di dare il suo contributo per aiutare la famiglia, Will gli lascia studiare il fascicolo e va intanto a trovare Alana.
La donna lo aggiorna sulla sua vita, raccontandogli della sua relazione con Margot e del figlio di Mason che ha partorito, ma soprattutto lo mette in guardia dal lasciarsi coinvolgere troppo, perché la altre volte non è andata proprio benissimo, diciamo.

Non mi sorprende che Alana ci tenga ad avere tutte le chiavi che separano Hannibal dall'esterno, ma fossi in lei non sbandiererei questa informazione ai quattro venti. Temo che la donna avrà modo di pentirsene.

Devo dire che inizialmente ero un po' indispettita di come Alana abbia preso il posto che nel libro era di Chilton, ma in realtà potrebbe rivelarsi una situazione molto interessante.
E il misterioso accordo che ha permesso ad Hannibal di avere quella cella sorprendente sembra già fornire spunti curiosi, dato che Alana ha la possibilità di minacciarlo: come farà Hannibal senza la sua dignità (e ovviamente per "dignità" intendo "water")?

Anche Jack visita Hannibal cercando di intuire quali siano le sue intenzioni, ma Hannibal ha già capito che l'agente sta cercando di sfruttare sia lui che Will per di catturare l'assassino e mette subito in chiaro che lui non ha nessuna intenzione di stare al gioco:

Il successivo incontro tra Hannibal e Will avviene in un magnifico alternarsi tra realtà e Palazzi Mentali che permette ai due di scambiarsi opinioni sull'assassino che stanno cercando: sanno che è molto suscettibile sul suo aspetto fisico e che sceglie delle famiglie felici che vivono in case con un cortile riparato sul retro, in modo da poter uscire a guardare la luna subito dopo gli omicidi.
Inoltre Hannibal suggerisce che la chiave per capire come avvenga la scelta sia quella di studiare come vivevano le famiglie, oltre che come sono morte. Questo permette a Will di scoprire uno schema nelle azioni dell'assassino: prima studia la casa senza farsi notare, poi uccide (o perlomeno ferisce gravemente) l'animale domestico e infine torna per uccidere la famiglia.

Nel frattempo scopriamo che la giornalista che amiamo di più odiare, non ha mai perso al sua faccia tosta e continua a intromettersi dovunque sia possibile:

#FreddieLoundsUnaDiNoi

Altra parte importante della puntata è Francis Dolarhyde, portato sullo schermo da un perfetto Richard Armitage che interpreta un personaggio articolato e molto complesso, di cui abbiamo molte scene brevi e confuse, ma che riesce comunque a trasmettere grandissima empatia.
Qualcuno è in grado di resistere a quell'adorabile zeppola? (Beh, forse i Jacobi e i Leeds potrebbero avere qualcosa da dire al riguardo.)
In questo episodio assistiamo all'incontro con Reba McClane, una collega a cui l'uomo si rivolge per avere uno speciale tipo di pellicola. La donna è cieca ma non per questo si sente insicura o poco indipendente, anzi dimostra fin da subito un bel caratterino e Dolarhyde si ritrova suo malgrado attratto da lei, arrivando perfino a rompere il suo naturale riserbo pur di parlarle, darle un passaggio e accettare un invito in casa sua.
Francis è molto a disagio perché, anche se Reba non può vedere il volto di cui lui si vergogna tanto, sa che lei riesce a sentire le sue imperfezioni fonetiche; la donna, però, intuisce fin da subito qual è il problema e riesce a confortarlo dimostrando una sensibilità e una dolcezza che nessuno ha mai usato con lui:

Nel corso dell'episodio vediamo anche dei flashback con Abigail che chiariscono finalmente cosa sia successo tra la sparizione della ragazza e la sua ricomparsa in Mizumono: dopo aver raggiunto la ragazza in Minnesota (112 "Relevés"), Hannibal l'aveva informata che sarebbe stata arrestata assieme a Will e che era necessario che morisse. Ma la morte di cui stava parlando era solo fittizia, in modo da permetterle di sparire

 ...e ricomparire poi al momento giusto.
 
Un ultimo appunto su Molly: non ero sicuro riguardo a Nina Arianda e sembra che molti fan siano delusi da lei, ma dopo questo episodio sono convintissima che sia stata una buona scelta.

Aspettavo con ansia le strane telefonate tra Will e Molly (le parti più divertenti del libro) e sicuramente ne è valsa la pena: nonostante la brevità della scena, la chimica tra i due era evidente e mi piace molto come lei sta interpretando il personaggio.


Niente trailer del prossimo episodio, almeno per ora, ma dalla trama si preannuncia interessante: qui


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