giovedì 3 aprile 2014

"Glue" My Mad Fat Diary 2x07 - Recensione

Dopo le recenti delusioni in fatto di finali di stagione (leggasi How I met your mother) ho iniziato questa ultima puntata di My mad fat diary temendo il peggio. E invece è stata fantastica, anzi quasi perfetta e se dovessi proprio trovare un difetto, direi che è stata "troppo perfetta", dato che la conclusione di tutte le storyline, mi fa temere per il rinnovo di stagione.

Andiamo con ordine, perché avevamo lasciato la nostra gang preferita nel caos più totale:

Chop non parla con Izzy perché lei ha baciato un altro, Izzy non parla con Archie perché lui ha detto a Ciop del bacio, Archie non parla con Chop perché lui non l'ha difeso quando ne aveva bisogno, Finn se n'è andato perché non riusciva a dimenticare Rae, Chloe è sparita, Rae è in crisi perché si sente una pessima amica e figlia.

La puntata inizia (male) con Rae che si sveglia a casa di Liam, con cui ha passato la notte; peccato che l'entusiasmo iniziale abbia lasciato il posto al rimpianto e alla tristezza (e anche un po' di imbarazzo grazie alla mamma di Liam).
Ma non è finita qui perché tornata a casa trova le sue cose negli scatoloni e la sua stanza in fase di preparazione per il bambino; la madre, dal canto suo, ha trovato il regalo del padre di Rae e quindi ha capito che si sono incontrati. Così le due, entrambe molto arrabbiate, fanno una grossa litigata e Rae finisce per dire che le importa niente del bambino in arrivo.
Come se non bastasse il gruppetto di Stacy (ma sono tornate tutte da lei? Non hanno imparato proprio niente?) prende in giro lei e Chloe, così Rae vuole lasciare la scuola e tornare in ospedale. Ovviamente Kester non è d'accordo e le dice che dato che non si fa più del male non vede perché dovrebbe tornare... io adoro Kester, ma questa sua uscita era decisamente fuori luogo: non si rende conto che così la istiga a tagliarsi di nuovo?
E infatti Rae prende subito il coltellino, per fortuna proprio in quel momento arriva la posta e c'è una lettera di...Finn!!
May, come va? Ho voluto scriverti una lettera per salutarti e per scusarmi di averti lasciato come ho fatto. Mi manchi già.
Sei una fuoriclasse, dico davvero. Il nostro gruppo non era niente prima che lo "riempissi di Rae".
Prenditi cura di loro, sei tu quella da cui prendono esempio. Tu sei la colla.
Niente pressioni. A presto, Finn

Da notare che la lettera è indirizzata a "May Earl", il nome con cui lui la chiamava, sbagliando, quando si sono conosciuti:
Questo vuol dire che Finn ricorda tutto della loro relazione, anche i piccoli particolari di mesi e mesi prima. Aw, è così dolce che mi è venuto il diabete! 

La lettera da sicurezza a Rae e la sprona a cercare di risolvere i problemi, che sono principalmente tre:
Sistemare le cose con: 1.Chloe  2.Mamma  3. La gang
Rae va subito a parlare con Chloe ma scopre che non è ancora tornata e i suoi genitori non l'hanno trovata da Ian; Rae, però, capisce che Ian mente, quindi decide di riunire la gang per andare a casa sua. La situazione è molto tesa nell'auto e tutti si danno la colpa l'uno con l'altro
Le cose brutte accadono quando le persone buone non fanno niente.
così Rae è costretta ad andare da Ian da sola. Qui però non riesce nemmeno ad entrare perché Ian comincia a prenderla in giro e lei scappa. Tornata a casa sta pensando nuovamente di tagliarsi, ma vede delle gocce rosse sul pavimento e quando corre di sopra trova la madre in una pozza di sangue, a causa di problemi con la gravidanza.
Dopo averla lasciata in ospedale, Rae è ancora più triste di prima e decide di chiamare Finn, ma quando lui risponde, non ha il coragio di parlare e riattacca subito.

Il giorno dopo Rae va alla seduta da Kester e qui avviene la svolta: si sente pazza e inguaribile e quando lui cerca di consolarla, lei sbotta:
Ad ogni seduta mi hai detto che ho bisogno di amare me stessa. Che devo piacermi di più.
Per mesi. Sembravi un disco rotto! Ma non mi hai mai detto come iniziare!
O quando iniziare, o dove iniziare!
Kester: Bene! Allora iniziamo adesso!

Lui le chiede a che età ha iniziato a odiarsi e quando lei dice 10 anni, le dice di immaginare la se stessa di quell'età seduta sul divano di fianco a sé:
Kester: Adesso di' a quella piccola bambina che è grassa.
Rae: Non lo farò.
 
Kester: Di' a quella piccola bambina che è brutta.
Rae: Non voglio farlo.
Kester: Di' a quella piccola bambina che è imbarazzante, che non vale niente, che è inutile, perché è questo che fai ogni giorno quando lo dici a te stessa.
 
Kester: Quando ti convinci che sei imbarazzante e sei un peso. Non pensi che sia brutta?
Rae: No.
Kester: No? O grassa?
Rae: No.
Kester: No? O imbarazzante o orribile o senza valore?
 
Kester: LA SMETTA! NO! Va bene? No.
Rae: Cosa vuoi dire a quella piccola bambina? Se ti dicesse che è così che si sente riguardo a se stessa, cosa le diresti?
Kester: Che sta bene. Che è perfetta.
Rae: Ed è questo che devi dire a te stessa, ogni volta che senti quel panico, quell'ansia, devi darti conforto come faresti con quella bambina.

Non è vero, non sto piangendo, deve essere un moscerino. 
Kester è stato perfetto ed è riuscito a farle capire perché sbaglia a sentirsi così inadeguata e contempoaneamnete le ha dato un sistema concreto da usare quando si sente male, una specie si formula magica in caso di necessità (e ci sarà la necessità).

Giusto per sdramatizzare ho scoperto che Kester (aka Ian Hart) è stato il professor Raptor in "Harry Potter e la pietra filosofale"; non lo avevo minimamente riconosciuto ma adesso che lo so non riuscirò più a guardarlo allo stesso modo
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Torniamo alla storia: Rae va in ospedale e scopre che è nata la sua sorellina mentre la madre è ancora in sala operatoria. Proprio in quel momento di sconforto, arriva Finn che si siede accanto a lei e le "scrive" ciao con le dita, come alla fine della prima stagione le aveva "scritto" sulla schiena.  
Ma quindi lui l'ha riconosciuta dal silenzio al telefono, ha capito che aveva bisogno di aiuto ed è corso da lei? Aw!!

Finn le dice che ha deciso di tornare in città definitivamente e poi, quando lei gli dice che non vuole tornare a scuola perché tutti la credono pazza per la figuraccia che ha fatto, lui le dice che tutti sono un po' pazzi, tutti hanno dei problemi per i quali devono combattere:
 
Finn: Mi hai chiesto perché mi piaci. Ti ricordi?
 
Rae: Sì, me lo ricordo.
Finn: E' perché sei forte.
Rae: E' solo che non l'hai ancora capito.

Così Rae è pronta per vedere la sua sorellina, a cui insegna subito la "formula magica" di Kester
 
Sono la tua sorella maggiore. Veglierò su di te e ti amerò
 
e mi assicurerò che tu stia bene. Sei perfetta
Tu sei perfetta. Puoi essere forte. Puoi essere forte. PUOI essere forte!

Ed è il momento di aiutare anche Chloe: Rae si precipita a casa di Ian, ignora le prese in giro ripetendosi "Sei perfetta, andrà tutto bene" e riesce a trovare Chloe.
Questa è disperata e nonostante cerchi di convincere Rae e se stessa che stare lì sia una sua decisione, si capisce che si sente sola e spaventata, ma finalmente Rae riesce a darle l'amicizia e l'appoggio di cui ha bisogno e la porta a casa.
Qui capiamo, come se la puntata scorsa non ci avesse già dilaniato abbastanza, che il bell'aspetto di Chloe non elimina per nulla le sue insicurezze e anche lei si sente spesso inadeguata. Adesso però Rae ha imparato la lezione e riesce a trovare le parole giuste (prendendo spunto da Kester) per consolarla e insieme decidono di iniziare a ignorare i giudizi degli altri.
Questa amicizia, che talvolta mi è sembrata "sbagliata", in questa puntata ha mostrato la sua perfezione: Rae e Chloe sono una il contrario dell'altra, sicura sul suo fisico ed estroversa ma inadeguata sul carattere Chloe e insicura sul fisico ma molto carismatica Rae. Singolarmente sono incomplete, ma insieme riescono a tirare fuori il meglio e a supportarsi a vicenda! 
Sistemare le cose con Chloe 

Rae va a trovare la madre in ospedale che è fuori pericolo e sta bene; le due hanno modo di chiarirsi e mentre Rae si scusa per il suo comportamneto, la madre le dice che è libera di incontrare il padre se lo desidera e promette di non arrabbiarsi.
Intanto è tempo di andare a scuola e lungo la strada vede che tutti hanno un difetto che odiano o una ferita che nascondono
 
Grassa. Brutta
  
Odia il suo naso                                     Divorzio dei genitori
 
                      La madre ha avuto un esaurimento                      Bassa autostima  
Così invece di sentirsi l'unica persona che soffre e concentrarsi sulle cose negative, conviene pensare alle cose belle
 Invece di dire "sei grassa e brutta" dirò "Sei quella che ha salvato sua madre, che ha salvato la sua migliore amica, che ha affrontato la sua malattia ed è andata avanti"

Così Rae si domostra superiore alle prese in giro di Vicky, decide di rimanere solo amica di Liam e manda una lettera di addio al padre. Arrivata a casa la madre le dice che lei e Karim condivideranno la casa con la bambina mentre lei potrà dormire da sola nella stanza più grande:
 
Rae: Non so cosa dire. Non dovevate fare tutto questo per me.
Karim: E' il mio lavoro. Il mio numero tre...lavoro numero tre
Karim: Prendermi cura delle mie dolci signorine, giusto? 
 sguardo stupito di Rae e la madre
Karim: L'ho detto male?
Linda: No, amore, l'hai detto benissimo.
Sistemare le cose con mamma 
 

La gang si riunisce al bar e Izzy si scusa con Archie; intanto però arriva il bullo che ricomincia a prendere in giro Archie. Stavolta, però, Chop non si fa pregare e corre in difesa dell'amico e per dimostrargli che lo appoggia pienamente, gli scocca pure un bel bacio, tra gli sguardi stupiti di tutti:
Adesso che Chop ha smesso di comportarsi da omofobo, Izzy è pronta a perdonargli il comportamento degli ultimi giorni e i due si baciano appassionatamente.
Sistemare le cose con la gang 

Tutto è stato sistemato, l'unica nota stonata è la paura di Rae di spogliarsi davanti a qualcuno, che le impedisce di tornare con Finn. Così quando lui le chiede di parlare, lei risponde "Non penso che parlare sia una buona idea", perché, stanca che le sue fobie le impediscano di essere felice, ha già pensato a un modo migliore di risolvere la situazione:
 


Questa serie, ancora più della prima, è riuscita a mostrarci in modo profondo e mai banale, la crescita di un gruppo di adolescenti ponendoli davanti a sfide difficili ma realistiche. 
Il finale, forse un po' troppo perfetto, è la giusta conclusione delle vicende e a mio parere non risulta affatto stucchevole perché anche se è improbabile che nella realtà tutti i problemi si sistemino così velocemente, non significa che non dobbiamo comunque provarci. Anzi credo che, oggi più che mai, i ragazzini sempre più condizionati dagli standard imposti dalla società, abbiano davvero bisogno della speranza del lieto fine.


Ora non ci resta che aspettare la notizia del rinnovo e il nostro caro Finn si diverte pure a prenderci in giro su twitter:

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