Finalmente Tyrion è arrivato in un posto dove può fare quello che gli piace di più (almeno per la parte non vietata ai minori): parlare.
Offerti i suoi servigi a Daenerys, gli viene chiesto un consiglio sulla questione mai-na-Jorah, tornato in città anche se gli era stato proibito, pena la morte, e Tyrion riesce a convincerla a risparmiargli la vita. La donna, quindi, bandisce nuovamente Jorah che però, con la scusa di quella piccola malattia incurabile che si è beccato, sa di non aver niente da perdere e decide di tornare a combattere nelle fosse per...boh. Morire da eroe? Stare a contatto con molte persone e rischiare di contagiare tutti? Non è ancora chiaro.
Intanto Tyrion e Daenerys si fanno prendere dalla nostalgia delle loro famiglie: "Mio padre voleva uccidermi" "Il mio era pazzo e voleva uccidere tutta la città, ho vinto io. Parlando di cosa serie, mi devi aiutare a conquistare il trono di spade" "'Azz, non vuoi cominciare con qualcosa di più facile, non so addomesticare i draghi. Beh, come non detto."
Cersei viene tenuta a digiuno e presa a mestolate in testa ma sembra intenzionata a non confessare, troppo impegnata a insultarsi mentalmente per essersi data la zappa sui piedi.
Arriva Qyburn in visita che la informa delle accuse che le vengono rivolte dall'Alto Passero "Fornicazione, tradimento, incesto, l'assassinio di re Robert." "Tutte menzogne, ovviamente. Ma come gli saranno venute queste idee?"
Come se non bastasse la sfiga, quel gran babbione di Pycelle non appena ha avuto un attimo di libertà ha convocato Kevan e lo ha nominato Primo Cavaliere, mentre Tommen se ne sta rinchiuso in camera a tenere il muso: "Vabbè, mi basta solo un po' di vino e io sto qua, vi saluto"
Se gli sguardi potessero uccidere, Theon sarebbe già morto.
Alla richiesta di Sansa del perché l'abbia tradita, Theon racconta di come gli sia stato tolto un pezzo alla volta fino a non essere più lui, senza approfondire molto su quali siano i pezzi che gli mancano, ma lei non prova nessuna pietà e lo accusa di averle rovinato la vita, di aver portato l'inverno e della morte del gatto. E ovviamente di aver ucciso i suoi fratelli, ma lui le rivela la verità "Non erano Bran e Rickon. Erano due ragazzini della fattoria." "Oh, i ragazzini che hai ucciso erano due a caso e non i miei fratelli? Ma allora sei una persona meravigliosa, complimenti."
Intanto i Bolton si preparano all'arrivo di Stannis e Roose protende per la soluzione più ovvia "Abbiamo le mura, abbiamo il cibo e abbiamo la neve. Siamo a posto." Ma perché vincere facile quando si può incasinare le cose? E infatti Ramsey vuole prendere in mano la situazione "Dammi 50 uomini e ci penso io" "Ma ci sono solo 20 comparse" "Vabbè, facciamo 20, allora."
Arya ha fatto progressi nel suo lavoro da stagista sottopagata ed è passata dalla pulizia dei cadaveri alla vendita delle cozze; per l'occasione ha pure cambiato nome e parrucchiere.
Jaquen la manda a vendere a Ragman Harbor dove incontra uno scommettitore disonesto che dovrebbe pagare le famiglie dei capitani che muoiono i mare e invece si tiene i soldi.
"E se i capitani dessero i soldi direttamente alle famiglie invece di scommetterli ogni volta?" dice Arya; "Già, vaglielo a spiegare. Mi sa che è più semplice se uccidiamo l'uomo. Tieni, è una boccetta del nuovo profumo di Lady Gaga, basta che lo inspiri una sola volta."
Ed ecco che arriva subito la simpaticona "Non è pronta" "Forse lo è, forse no" "E se non lo è?" "Per il Dio dai mille volti è lo stesso" dice Jaquen, usando l'espressione braavosiana per "Un bel sacchetto di cazzi tuoi, no?"
Su alla Barriera Gilly sta curando Sam con una pomata e gli mette il dito direttamente nella ferita "Ti fa male?" "Vedi un po' te".
Arriva Olly che sembra avercela ancora con i Bruti per quella faccenda che gli hanno ammazzato tutta la famiglia: ma dai, era la stagione scorsa, te la sei proprio legata al dito!
Sam, però, riesce a convincerlo che Jon sta facendo la cosa giusta, pur non sapendo quale sia la cosa giusta, perché per definizione Gionsnò non sa niente.
E a proposito di ignoranti, Jon arriva a Hardome dove riceve un'accoglienza freddina. E non parlo della neve.
"Ti fidi di me?" "Mi fido di te... Jack, sto volando" Ah, no, film sbagliato, scusate.
Dopo una piccola scaramuccia su chi succhia cosa, viene riunito il consiglio degli anziani: Jon chiede ai bruti di passare a sud della Barriera per evitare di ingrossare l'esercito dei non-morti e mostra loro l'arma vincente. Ma dato che l'incontro sta andando troppo bene e a Jon piace vivere pericolosamente, decide di dire a tutti che ha ucciso Mance, così senza nessuna contestualizzazione, solo per farli incazzare.
Ma non c'è tempo da perdere perché qualcun'altro ha pensato bene di passare a salutare: gli Estranei con il loro esercito di non-morti.
Per una volta che Gionsnò sa qualcosa, se ne dimentica, infatti combatte mezz'ora senza neanche pensare all'ossidiana, e quando gli viene in mente ormai la bettola dove l'ha lasciata è mezza distrutta.
Giosnò si ritrova a combattere direttamente con uno degli Estranei che riesce a frantumare qualsiasi spada con un solo colpo. Tranne quelle in acciaio di Valiria, ovviamente:
In questa puntata abbiamo anche potuto apprezzare un nuovo personaggio, la donna coraggiosa che si è fatta valere e ha riscosso simpatie fin da subito. Quindi era abbastanza ovvio dove sarebbero andati a parare:
"Ommiddio. Sono dei bambini carinissimi con dei piccoli problemi di denutrizione. Io in quanto madre non posso assolutamente fare altro che lasciarmi intenerire da tutti i bambini del mondo. Anche quelli non-morti che mi vogliono brutalmente uccidere. Anche se le mie figlie resteranno orfane. Mi sembra l'unica soluzione possibile."
E proprio mentre Gionsnò comincia a pensare che peggio di così non possa andare, arriva il carico da 11:
Per fortuna che i non-morti non possono andare in acqua. Sarà che serviva un espediente per permettere ai nostri eroi di scappare? O sarà che se si lavano poi non puzzano abbastanza per essere considerati morti?
E, giusto per sapere, Wun Wun se la fa tutta camminando in acqua?
Quindi Gionsnò sale su una barchetta e si ferma a 20 metri dalla riva, (tanto l'acqua rappresenta un confine invalicabile e nessuno riuscirebbe a colpirlo lanciandogli un'arma qualsiasi), e tutto si ferma per il momento clou: il lancio della sfida
Chiusura su Gionsnò con la tipica espressione da "Adesso è merda"
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