Il Cavaliere dei sette regni (George R.R. Martin) - Recensione

"Le piogge primaverili avevano ammorbidito il terreno e Dunk non ebbe problemi a scavare la fossa. Scelse un punto sul versante occidentale della collina, per il vecchio che aveva sempre amato i tramonti. «Un altro giorno se n’è andato» diceva di solito con un sospiro «e chissà che cosa ci riserverà il domani, eh, Dunk?»

Recensione senza spoiler:

Titolo: Il Cavaliere dei sette regni (A Knight of the Seven Kingdoms)
Autore: George R.R. Martin
Anno di pubblicazione: 2014 (negli Stati Uniti le novelle sono state pubblicate separatemente nel 1998, 2003, 2010)
Genere: raccolta dei 3 racconti fantasy "Il cavaliere errante", "La spada giurata" e "Il cavaliere misterioso", ambientati un centinaio di anni prima delle vicende nelle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco

Voto:

Trama:
Dunk è un giovane scudiero dal fisico imponente, alto più di due metri che serve il cavaliere errante ser Arlan di Pennytree fin da quando lo ha salvato dal vagabondaggio a Fondo delle Pulci. Alla morte di Ser Arlan, che come ultimo gesto lo nomina cavaliere, Dunk prende il suo posto, insicuro di come farò ad andare avanti, ma fortunatamente non rimane solo a lungo. Infatti si unisce a lui il piccolo Egg, un ragazzino di dieci anni che insiste a lungo per diventare il suo scudiero, nascondogli la sua vera identità: si tratta di Aegon Targaryen, futuro re Aegon V.
Dunk, ora ser Duncan l'Alto, e Egg girano insieme i sette regni tra tornei di cavalieri, feste di nozze, servizi ai lord e ribellioni, trovandosi ogni volta in mezzo a grossi guai.

Commento: 
Appurato che io di George Martin leggerei anche la lista della spesa, questi sono tre discreti racconti che sfruttano gli accenni fatti nelle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco per approfondire alcune storie del passato.
Interessante soprattutto che attraverso il piccolo Egg, ci venga mostrato un altro volto dei Targaryen, che finora avevamo conosciuto principalmente come pazzi furiosi. 
Il libro non ha niente a che vedere con l'immenistà delle Cronache, ma comunque si riconosce lo stile di Martin e la scrittura si rivela come al solito molto coinvolgente; pare che ce ne saranno altre di queste storie e personalmente non vedo l'ora di continuare a seguire le vicende di Dunk e Egg.



*Attenzione spoiler*
Qui sotto viene descritto quello che sappiamo della vita di Aegon e Dunk dalle Cronache: potrebbero esserci spoiler per gli eventuali altri racconti di Dunk e Egg.

Curiosità: quando Aegon diventa re (nei racconti non è ancora avvenuto, ma nelle cronache è successo da un centinaio d'anni) con il nome di Aegon V, viene chiamato l'Improbabile, perché è il quarto figlio del quarto figlio del re, quindi ha davvero poche probabilità di salire al trono. Ma dopo la morte dei principali pretendenti, l'evidente pazzia di altri e il rifiuto del fratello maggiore Aemon, la scelta del Gran Concilio ricade su di lui.
Il fratello Aemon che rifiuta il trono è quel maestro della Cittadella che si è unito ai guardiani della notte, il vecchio maestro Aemon che ritroviamo nelle vicende di Jon Snow e che muore a 102 anni. Nella quarta stagione della serie tv lo sentiamo dire in punto di morte "Egg", che è appunto il soprannome che aveva dato al fratellino.

Una delle figlie di Aegon, Rhaelle, sposa Orman Baratheon diventando la nonna di Robert, Stannis e Renly Baratheon e quindi il pretesto usato da Robert per legittimare la sua pretesa al trono.

Aegon V governa per oltre un quarto di secolo e il Lord Comandante della Guardia reale è proprio Duncan l'Alto.
Di Duncan ci sono diversi accenni nelle Cronache, come per esempio nel libro Bianco dove viene descritta la sua sconfitta a un torneo da parte di Barristan Selmy o quando Brienne senza saperlo fa dipingere sul suo scudo lo stemma dell'olmo con la stella cadente, inventato da Dunk, perché lo aveva visto nell'armeria del padre.