"The wrath of the lamb" Hannibal 3x13 - Recensione

Questo non è quello che mi aspettavo.
Probabilmente dopo 3 stagioni piene zeppe di riferimenti a libri e film, pensavo che avrebbero continuato su quella strada anche per la conclusione della storyline del Red Dragon, invece hanno creato un racconto completamente nuovo, intrecciando le storie di Francis, Will e Hannibal in modo del tutto imprevisto.
In realtà non so bene cosa mi aspettassi, ma ho amato ogni singolo momento di questo episodio.

La puntata inizia proprio dove si era conclusa la precedente, con Reba sotto le grinfie di Francis. L'uomo sa che il Drago (che poi sarebbe sempre lui) vuole uccidere Reba perché l'amore verso di lei rischia di compromettere la grande trasformazione, ma sembra che proprio questo sentimento abbia fatto diventare la sua parte umana più forte di quella bestiale. Così Francis mette in azione un piano elaborato che gli permette di far uscire la donna più o meno illesa (almeno fisicamente) dalla casa e nel contempo simula la sua morte, ingannando per un po' l'FBI.

A questo punto Dolarhyde raggiunge e immobilizza facilmente Will, ma lui lo convince che il suo vero obiettivo è Hannibal e allo stesso modo convince Crawford che è necessario che i due si incontrino, a costo di far uscire Lecter di prigione e fingere un'evasione.
O meglio "fingere" un'evasione, tra virgolette. Perché se con Crawford e Alana, Will si dimostra convinto di essere disposto a tutto per porre fine alle azioni di Lecter, oltre che a quelle di Dolarhyde, davanti a Bedelia (che cerca subito conforto nell'alcol: come darle torto?) dice chiaramente che ha qualcos'altro in mente e che non ha nessuna intenzione di far tornare Hannibal in prigione.

Alana, dopo essersi presa la sua dose di insulti dal povero Chilton, va a proporre ad Hannibal un patto: "Riavrai indietro libri e dignità (e per dignità intendo sempre il water) se accetti di fare da esca in un piano di Will. Non so se ti ricordi come è finito l'ultimo suo piano." 
"Qua il sabato sera è un po' un mortorio, mi sa che accetto. Ma voglio che venga Will di persona." 
"Non è quello che vorremmo tutti, Hannibal?"

Parte la messa in atto ma stranamente il piano non va come sperato, perché Dolarhyde interviene fin da subito liberando Hannibal dal furgoncino del trasporto prigionieri e lui porta Will sulla sua casa sul ciglio del burrone (chi non ne ha una a disposizione?).
La pausa happy hour si movimenta velocemente quando si aggiunge alla festa Dolarhyde, in una magnifica scena d'azione con Will e Hannibal che combattono alleati contro il Drago, accompagnati dalle note di "Love Crime", la canzone originale di Siouxsie & Brian Reitzell scritta appositamente per l'episodio.

Abbiamo visto Will avvicinarsi cautamente al mondo di Hannibal nel corso degli anni e venirne risucchiato sempre di più, anche se la sua forte moralità gli ha sempre permesso di tirarsene fuori appena in tempo.
Dopo aver nuovamente rifiutato Hannibal dopo la notte in casa Verger, Will ha tentato di vivere una vita normale con la sua nuova famiglia, ma ora ha avuto modo di ragionare seriamente sul suo futuro (Hannibal se n'è assicurato) ed è arrivato all'inevitabile conclusione: non c'è modo di tornare alla vita che si era creato. Prima di tutto la sua famiglia sarebbe costantemente in pericolo, come ha dimostrato Dolarhyde, ma soprattutto vivere "normalmente" comporterebbe per lui una costante repressione dei suoi istinti, quegli istinti che Hannibal ha notato fin da subito e ha sempre cercato di fargli esprimere.
E la modalità dell'uccisione appena compiuta, una danza mortale perfettamente sincronizzata con Lecter e finalizzata al divertimento tanto quanto alla salvezza, dimostra che Will ha il potenziale per diventare proprio come Hannibal. "È bellissimo" dice riferendosi alle sensazioni provate con l'omicidio appena commesso e sono ben lontani i tempi in cui il dover uccidere Garrett Jacob Hobbs lo lasciò sconvolto e pieno di sensi di colpa.
Ma se Will, spaventato dalla consapevolezza che sta diventando come il mostro che doveva cacciare, non è pronto ad accettare questa possibilità, cosa rimane da fare?

Un salto nel vuoto può facilmente porre fine a tutto e così finisce la storia dei nostri due "eroi"...
O forse no?

Dopo i titoli di coda vediamo Bedelia seduta ad un tavolo preparato per tre, davanti alla sua gamba cucinata in pieno stile Hannibal che, con il volto terrorizzato, si affretta a prendere la forchetta e a impugnarla come un'arma.
Chi sta per raggiungerla?


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