"These people do what they do... because it feels good, because they want to, because it gives them satisfaction."
Journey Into Darkness - John E. Douglas
Journey Into Darkness - John E. Douglas
Continua il viaggio in Hannibaland alla scoperta di tutto ciò che riguarda il personaggio di Hannibal Lecter e i suoi "compagni di avventura".
Stiamo analizzando il libro "Red Dragon" e tutto ciò che ne è derivato e questa volta andiamo a conoscere meglio il vero agente speciale John Edward Douglas, che è stato di ispirazione a Thomas Harris per il personaggio di Jack Crawford e a Brian Fuller per l'elaborazione del Will Graham della serie tv.
John E. Douglas |
Età: 69 anni (nel 2014)
nato il 18 giugno 1945
Famiglia: padre di 2 figli
Lavoro:
- Air Force (1966-1970)
- agente speciale dell'FBI, cecchino nella SWAT, negoziatore di ostaggi (1970-1977)
- cattedra di "negoziazione ostaggi e psicologia criminale applicata" all'Accademia di Quantico (dal 1977)
- creatore del "Criminal Profiling Program"
- capo dell'Unità Investigativa di Supporto (fino al 1995)
- sviluppatore di uno studio sulla mente criminale per capire e cercare di prevedere i serial-killer
- scrittore di libri e manuali sulle sue esperienze e conoscenze (dal 1992)
Biografia:
John Edward Douglas è nato a Brooklyn, New York, il 18 giugno 1945.
Dal 1966 al 1970 ha servito nell'Air Force (1966-1970) e ha raggiunto diversi obiettivi scolastici:
- "a B.S. in sociology/physical education/recreation" (ndr. "Bachelor of Science" corrispondente ad una laurea in materie scentifiche; negli Stati Uniti è solitamente un corso di 4 anni) alla Eastern New Mexico University;
- "an M.S. in education psychology/guidance and counseling" (ndr. "Master of Science" corrispondente ad una laurea magistrale) all' University of Wisconsin–Milwaukee
- "an Ed.S. in Administration and Supervision/Adult Education" (ndr. "Educational Specialist", cioè un'ulteriore laurea tra il master e il dottorato, adatta a fornire le basi a chi aspira a una posizione nell'insegnamento o di leadership) all' University of Wisconsin–Milwaukee;
- "a PhD in comparing techniques for teaching police officers how to classify homicides" (ndr. "Doctor of Philosophy", corrispondente ad un dottorato) alla Nova Southeastern University.
Douglas è entrato nell'FBI nel 1970 e il suo primo caso è stato a Detroit, in Michigan.
Sul campo ha lavorato come cecchino nella squadra SWAT dell'FBI e poi come negoziatore di ostaggi.
Nel 1977 è stato trasferito al "Behavioral Sciences Unit" (l'Unità Scienze Comportamentali, ora "Behavioral Analysis Unit") dell'FBI dove ha insegnato negoziazione ostaggi e psicologia criminale applicata all'Accademia di Quantico.
Ha creato e gestito il "Criminal Profiling Program", il programma dei profili criminali, ed è stato poi promosso a capo dell'"Investigative Support Unit" (l'Unità Investigativa di Supporto), una divisione dell'FBI del "National Center for the Analysis of Violent Crime".
Mentre viaggiava per il paese insegnando alle forze di polizia, Douglas ha iniziato a visitare serial killer e altri criminali violenti nelle varie prigioni, intervistando alcuni dei più noti criminali come David Berkowitz, Ted Bundy, John Wayne Gacy, Charles Manson, Lynette Fromme, Arthur Bremer, Sara Jane Moore, Edmund Kemper, James Earl Ray, Sirhan Sirhan, Dennis Rader, Richard Speck, Donald Harvey e Joseph Paul Franklin.
Le informazioni ricavate sono state usate per scrivere il libro "Sexual Homicide: Patterns and Motives" e il manuale "Crime Classification Manual" (CCM).
Douglas ha ricevuto due premi "Thomas Jefferson" dall'Università della Virginia per l'eccellenza accademica di suoi studi.
Douglas ha esaminato le scene del crimine e ha creato profili dei criminali, descrivendo le loro abitudini e cercando di prevedere le loro mosse; quando il suo lavoro ha contribuito a catturare i criminali, ha perfezionato le tecniche e le strategie di interrogatorio.
Nel 1983, nel mezzo dei suoi studi sulla mente criminale, finisce in coma per un'emorragia al cervello o con, come lo difinì lui, "il cervello fritto"; viene dato per morto, ma dopo qualche giorno si risveglia e affronta la riabilitazione per reimparare a camminare e recuperare la memoria, riuscendo a tornare al lavoro in 5 mesi.
Dopo il suo ritiro dall'FBI nel 1995, Douglas ha guadagnato fama internazionale come autore di una serie di libri sui casi affrontati nella sua carriera, libri di testo sui suoi studi, diversi libri scritti con il giornalista Mark Olshaker e varie apparizioni in televisione.
I suoi libri sono considerati alcune delle opere più approfondite sui serial killer e sul loro modo di pensare e agire.
Critiche:
Douglas è stato oggetto di critiche riguardo ai metodi utilizzati per la ricerca, la teorizzazione e la messa in pratica dei suoi studi; i dubbi riguardavano inizialmente la sua effettiva competenza, poi la presenza di errori logici nei suoi ragionamenti e le dichiarazioni esagerate ai media.
Uno dei più grandi oggetti di discussione è stato il programma per il profilo dei criminali e sia alla polizia che all'FBI erano scettici che le sue tecniche fossero davvero utili, ma si sono dovuti ricredere quando hanno visto i risultati.
Studi sulla mente criminale:
Douglas ha svolto uno studio accurato sul modo di pensare dei serial killer per cercare di capirli e poter prevedere le loro mosse: "Immaginate un leone a caccia nella savana. La belva avvista un branco di antilopi
all’abbeverata e in qualche modo ne sceglie una fra migliaia. Questo perché è allenato a percepire la debolezza, la vulnerabilità della
vittima ideale. Il serial-killer fa così. E per individuare e catturare i
serial-killer, bisogna entrare nella loro testa, perché i serial-killer non
sono assassini normali, mossi da moventi normali."
Douglas si concentra in particolar modo sul pedofili a partire dal caso di Alison Parrott, una promessa dell'atletica di 11 anni, uccisa da
un uomo che l’aveva attirata in un luogo isolato con la scusa di scattarle
foto per una rivista.
Dalle circostanze di questo delitto, Douglas
parte per definire la categoria del pedofilo situazionale, un pedofilo che, secondo lui, non voleva coscientemente uccidere Alison ma aveva elaborato la
fantasia di un rapporto reale e consenziente con la bambina, poi di fronte alla sua paura e alle sue grida non
aveva più saputo «gestire» la situazione e l’aveva uccisa.
(per maggiori informazioni: "Un investigatore a caccia di menti perverse" di Alberto Crespi)
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Curiosità:
Glenn Scott |
L'attore ha rivelato che l'esperienza lo ha provato molto, non solo durante le riprese, infatti gli capita ancora di avere gli incubi e sembra che il suo rifiuto di tornare a recitare Crawford dipenda proprio da questo.
Interrogato sul perché gli avesse fatto ascoltare quel nastro, Douglas rispose: "Now you are part of my world" - "Ora sei parte del mio mondo".
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Fonti: criminalminds.wikia.com/wiki/John_Douglas en.wikipedia.org/wiki/John_E._Douglas "Un investigatore a caccia di menti perverse" di Alberto Crespi kuiperbelt.it/recensioni/mindhunter wiki/JackCrawford goodreads.com/quotes/John_E_Douglas
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