giovedì 17 luglio 2014

Speak. Le parole non dette (Laurie Halse Anderson) - Recensione


 
Recensione senza spoiler:
Titolo: Speak, le parole non dette - Speak
Autore: Laurie Halse Anderson
Anno di pubblicazione: 1999 (in Italia è stato pubblicato solo nel 2009 in un cofanetto assieme al film omonimo di Jessica Sharzer)
Genere: Drammatico - Adolescenti
Pagine: 200
Voto: https://38.media.tumblr.com/cba5a2c9235fd27cc6a9524127b1295d/tumblr_n96vmrO0UJ1t6dnh5o8_250.jpg

Trama:Il libro racconta di Melinda Sordino, una quattordicenne che vive il suo primo anno alle superiori isolata e emarginata dalle amiche di sempre per un episodio successo durante l'estate.
Melinda sembra non avere la forza per reagire e farsi rispettare ma oltre alla sua solita timidezza c'è qualcosa in più, un segreto che la tormenta ma di cui non riesce a liberarsi, che la porta a isolarsi dal mondo fino a smettere di parlare.

Crudo, diretto, questo è un romanzo che suscita forti emozioni mentre accompagna Melinda nelle difficili giornate che deve affrontare e non si può fare a meno di soffrire insieme a lei, cercando di capire che cosa la rende così introversa e diffidente.
La storia è triste e colpisce dritta al cuore: ci mostra quanto possa essere difficile quando non si ha nessuno su cui fare affidamento e come talvolta una persona bollata come strana o timida, nasconda invece un segreto logorante che non le permette di vivere.
"Ficco il labbro inferiore interamente tra i denti. Se mi sforzo abbastanza, forse riesco a ingoiarmi tutta. Il signor Stetman borbotta qualcosa e Rachelle sbatte le palpebre. Mi fa segno. Dovremmo sederci. 
La classe ridacchia mentre torniamo ai nostri posti. 
Non mi sono sforzata abbastanza da ingoiarmi."

Anche il film che ne è stato tratto è altrettanto coinvolgente, peccato che sia uscito in sordina e non se lo sia cagato nessuno.
Nei panni della protagonista c'è Kristen Stewart, da sempre criticata per la poca espressività, ma adattissima per questo ruolo perché riesce a portare sullo schermo una Melinda così introversa e tormentata da comunicarne perfettamente l'angoscia e il dolore interiore.




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