"La Couchette", come fa intuire il titolo, è ambientata nella cuccetta, la numero 9 ovviamente, di un treno in viaggio da Parigi a Bourg St. Maurice; anche se lo spazio nella stanza è un po' di più di quello nell'armadio, la situazione è molto più imbarazzante a causa della forzata condivisione di momenti personali (lo spogliarsi per mettersi a letto, il dormire, la scarica di diarrea in una scatola da scarpe).
Occhio agli spoiler:
Nella cuccetta ci sono una serie di personaggi strampalati, rumorosi (tranne uno che è davvero molto silenzioso) e poco propensi ad avere un minimo di educazione nei riguardi degli altri, in particolare del signor Maxwell.
Maxwell è uno stimato dottore inglese che deve sostenere un importante colloquio di lavoro. L'aspetto curato e l'evidente maleducazione che è costretto a subire ci permettono di immedesimarci e di parteggiare per lui, perlomeno all'inizio.
Soprattutto quando è alle prese con Jorg, un tedesco ubriaco e con problemi intestinali:
Sedati gli animi dei contrari e dato qualcosa per lo stomaco a Jorg, riposizionano il cadavere nel suo letto e si rimettono tutti a dormire, alcuni più comodi di altri:
Peccato che il dottore in questione non fosse il pover'uomo che ha ucciso ma fosse invece Jorg, che quindi potrebbe ancora avere il lavoro al posto suo.
I personaggi sono divertenti anche se esageratamente caricaturali (vi prego, non ditemi che esitono davvero persone così, 'che mi chiudo in casa e non esco mai più).
Invece mi è piaciuta molto la versione che Pemberton e Shearsmith hanno voluto dare a "l'apparenza inganna": quello che sembrava solo un ubriacone molesto a cui nessuno avrebbe dato credito, era invece un dottore in lizza per un lavoro prestigioso. Al contrario lo stimato medico dall'aria perbene, che sembrava genuinamente altruista, in realtà nascondeva una persona crudele pronta addirittura ad uccidere per i suoi scopi.
Bene, cosa abbiamo imparato oggi?
Mai lasciarsi ingannare dalle apparenze: sembrare una brava persona non significa necessariamente esserlo.
Dormire con un cadavere non è così male come si potrebbe pensare, soprattutto se l'alternativa è dormire per terra.
Se un problema intestinale non ti permette di arrivare al bagno e devi farla in una scatola, cerca almeno di togliere le scarpe, prima.
Oh, anche evitare di farla in una stanzetta 2 metri x2 con un'unica piccolissima finestra, sarebbe carino. Grazie.
Ecco il trailer della seconda puntata "The 12 Days of Christine":
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