mercoledì 8 aprile 2015

The 12 Days of Christine (Inside No 9) - Recensione

Così sì che si ragiona: dopo un inizio tiepido, la seconda stagione di Inside No 9 prende il volo con una puntata fantastica, la migliore della serie ma anche una delle migliori in generale.
Ci sono cinismo e realismo ma anche battutine e giochi di parole, molto mistero, tanti indizi nascosti e un grande colpo di scena finale. Cosa si può volere di più?
La storia di Christine ci viene raccontata attraverso 12 episodi: questi si susseguono tra loro con passaggi bruschi e senza un legame apparente, se non il fatto che riguardano eventi particolari avvenuti a 13 mesi l'uno dall'altro, ma riescono a raccontarci dodici anni di vita della protagonista.
In mezzo alla narrazione moltissime anomalie, sia visive che uditive, apparentemente inspiegabili che però preparano al finale.

Via con la recensione, ma attenzione agli spoiler:

ULTIMO DELL'ANNO (giorno 0)
Christine torna a casa (appartamento numero 9, ovviamente) con Adam, un ragazzo incontrato ad una festa in maschera; lui è vestito da pompiere e la porta in braccio fino al divano.

SAN VALENTINO (1 anno e 1 mese)
Dopo aver parlato al telefono con Adam con cui uscirà quella sera, Christine riceve un biglietto dal suo primo ragazzo che non vede da quando aveva dodici anni.

FESTA DELLA MAMMA (2 anni e 2 mesi)
Guardando le foto della sua infanzia con sua madre e Adam, Christine viene a sapere che il suo primo ragazzo è morto a sedici anni, cosa che lei non ricordava, e la madre la accusa di avere "la memoria come uno scolapasta".
Poi la donna cerca di convincere i ragazzi ad impegnarsi dato che si frequentano da due anni, così scopriamo che Christine lavora in un negozo di scarpe e si fa accenno alla malattia di suo padre, che ha l'Alzaimehr.

PASQUA (3 anni e 3 mesi)
Adam si sta trasferendo da Christine. Lei mette come sottofondo la canzone "Time to say goodbye" (letteralmente "il momento di dire addio", la versione inglese di "Con te partirò") di Bocelli e comincia a nascondere degli ovetti di cioccolato in casa; all'improvviso vede uova lanciate contro le pareti, il pavimento della cucina ricoperto di uova rotte e, in un'atmosfera surreale con le luci della cucina che sembrano quelle di un opedale, appare uno strano uomo che le dice "Mi dispiace".

BANK HOLIDAY (4 anni e 4 mesi)
Christine e Adam sono sposati e aspettano un figlio, ma lei è preoccupata che il bambino possa rovinare il loro matrimonio.

FESTA DEL PAPÀ (5 anni e 5 mesi)
Adam canta "Time to say goodbye" per addormentare il neonato, Jack, ma all'improvviso Christine sente attraverso l'interfono una voce sconosciuta che dice "Forza, ometto, adesso ti tiro fuori di lì". Quando si precipita nella cameretta, però, scopre che non c'è nessun intruso.

30° COMPLEANNO DI CHRISTINE (6 anni e 6 mesi)
Christine è circondata da famiglia e amici, ma il suo matrimonio è in crisi e teme che Adam la tradisca con la sua nuova collaboratrice.

VACANZE (7 anni e 7 mesi)
Christine e Adam preparano i bagagli per quella che doveva essere una fuga romantica e che invece dovrà essere una vacanza di famiglia, dato che la ragazza non vuole lasciare il figlio Jack dalla madre dopo la recente morte del padre; Adam è evidentemente arrabbiato per la situazione ed è insofferente per come è diventata la sua vita.

1° GIORNO DI SCUOLA DI JACK (8 anni e 8 mesi)
Il primo giorno di scuola del figlio, Christine piange pensando alla sua vita dopo che Adam l'ha lasciata e viene consolata dal padre.

HALLOWEEN (9 anni e 9 mesi)
Christine e l'amico Bobby si stanno preparando per una festa in maschera e lei apre la porta per Adam che è venuto a prendere il figlio, assumendo che sia lui a entrare in casa. Dopo qualche minuto, però, arriva Adam che è salito a piedi per le scale, quindi Christine si precipita in camera del figlio, trovandolo in braccio allo stesso sconosciuto che aveva visto nella sua cucina, che le dice "È con me, è con me".

BONFIRE NIGHT (10 anni e 10 mesi)
Christine corre a casa con Jack e chiama sia la madre che Adam per avvertirli che il bambino si è bruciato con un petardo, solo per scoprire che in realtà non è affatto così e lui sta bene.
La madre le ricorda che è stata lei ad avere un incidente del genere quando aveva l'età di Jack, come può vedere anche dalla cicatrice sulla sua mano.

NATALE (11 anni e 11 mesi)
Christine è al pranzo di Natale con i genitori, Bobby, la sua ex coinquilina Fung e Adam, con cui è tornata insieme, che le regalano un album di sue foto.
Sfogliando l'album Christine ricorda tutte le vicende che abbiamo visto nel corso dell'episodio e dice "è come se tutta la mia vita mi stesse passando davanti", per poi rendersi conto che è esattamente quello che sta succedendo.
Christine apre gli occhi e si ritrova nella sua macchina con la quale ha appena fatto un incidente, così scopriamo che lei stava ripensando al suo passato e tutte le stranezze non erano altro che il sovrapporsi tra ricordi e realtà: la radio è accesa e trasmette "Time to say goodbye", ci sono uova che si sono rotte durante l'urto e l'uomo misterioso che aveva visto e sentito, è la persona che ha causato l'incidente attraversando la strada e che è poi intervenuto per salvare Jack dall'auto. E tutta quella serie di ricordi sbagliati, come l'ex ragazzo morto che non poteva averle mandato il biglietto o il figlio che non si era ferito anche se lei ne era convinta, sono creati dalla confusione della situazione che la sua mente non riesce più a gestire.
Mentre viene estratta dai rottami e portata in braccio da un vigile del fuoco, Christine capisce che sta morendo e saluta, perlomeno nei suoi pensieri, tutte le persone importanti della sua vita.
https://40.media.tumblr.com/fe2fd69f236b5a130627fc4f018544c6/tumblr_nmbcy5vjcW1s6qa9io9_1280.jpg

Mi piace essere stupita e "The 12 days of Christine" c'è sicuramente riuscito, perché oltre alla scelta originale del racconto così frammentato e all'insospettabile finale, Pemberton e Shearsmith si sono assicurati di inserire delle false piste per confondere ulteriormente le acque.
Si capiva fin da subito che c'era qualcosa di strano ma inizialmente sembrava coinvolto questo misterioso ex-ragazzo morto che mandava biglietti di San Valentino; poi le strane apparizioni dell'uomo in k-way che voleva rapire Jack, per un attimo mi hanno fatto pensare a un qualche collegamento con il suddetto ex-ragazzo, una specie di vendetta dall'oltretomba.
Inoltre le scene con il padre malato di Alzhaimer sembravano indicare una triste soluzione: data l'ereditarietà di questa malattia, sembrava probabile che Christine stesse perdendo la memoria proprio per questo.
E invece tutto viene stravolto negli ultimi 5 minuti, quando finalmente mettiamo insieme i pezzi.
Fondamentale l'aggiunta di tutta quella serie di suoni e luci che sembravano fuori posto nel racconto ma che acquistano la giusta importanza solo alla fine: il suono del respiro affannoso che si sente ad ogni cambio di scena non è altro che Christine moribonda, così come il rumore delle sirene e le urla sul luogo dell'incidente che ogni tanto si sentono di sfuggita nei vari racconti. L'abbondanza di luci blu lampeggianti riporta a quelle delle ambulanze, come i vari parallellismi (Adam vestito da pompiere, la canzone, le uova) derivano dal luogo dell'incidente.
Verso la fine, quando Christine cammina per la stanza mentre telefona ad Adam nella Bonfire Night, si intravede perfino che la donna calcia un'automobilina giocattolo mandandola fuori strada, vicino alla macchinina della polizia e all'ambulanza:
https://41.media.tumblr.com/475c7d65042131708a17353de005225c/tumblr_inline_nmanqiiCpD1s5yadj_500.jpg
si tratta di un chiaro riferimento a quello che è successo.

2 commenti: