domenica 31 agosto 2014

Il silenzio degli innocenti [il libro] - Recensione

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"È l'unica debolezza che ho osservato in lui... deve assolutamente apparire furbo, più furbo di tutti."

Continua il viaggio in Hannibaland alla scoperta di tutto ciò che riguarda il personaggio di Hannibal Lecter e i suoi "compagni di avventura": cominciamo ad analizzare Il silenzio degli innocenti, il secondo libro della serie.

(Se non conoscete libri e film, potrebbero esserci spoiler per le prossime stagioni della serie tv)

Il silenzio degli innocenti è un thriller del 1988 (pubblicato in Italia nel 1989), scritto dall'americano Thomas Harris e uscito con il titolo originale "The silence of the lambs".

Il libro ha vinto nell'88 il Bram Stoker Award per il "Miglior romanzo" e nel'89 l'Anthony Award per "Miglior romanzo"; inoltre è stato nominato per il World Fantasy Award dell'89.

Da questo romanzo è stato tratto il celebre film omonimo "Il silenzio degli innocenti" nel 1991 che ha vinto 5 premi Oscar e ha fatto conoscere il personaggio di Hannibal Lecter in tutto il mondo.


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La storia si svolge nel febbraio del 1983 e racconta l'indagine di Clarice Starling nella parte est degli Stati Uniti alla ricerca di Buffalo Bill, con la guida dell'agente speciale Jack Crawford e l'aiuto dei preziosi ma enigmatici consigli del pluorimicida Hannibal Lecter.

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Clarice Starling è una venticinquenne con un doppio diploma in psicologia e criminologia che, dopo aver assistito a una lezione dell'agente speciale Jack Crawford, ha deciso di far parte dell'FBI e, finito il corso, vorrebbe entrare proprio nel reparto "Scienza del Comportamento" che lui dirige.
Nel bel mezzo della sua preparazione all' Accademia di Quantico, viene convocata da Crawford che le assegna un compito particolare: chiedere all'assassino cannibale Hannibal Lecter di partecipare ad uno studio sugli assassini, rispondendo a qualche domanda e compilando dei test.
Clarice accetta ma capisce ben presto che in realtà Crawford sta cercando informazioni su un caso in corso e spera che Lecter sia disposto a parlare con lei.

Il caso in questione è quello dell'assassino chiamato Buffalo Bill, un uomo che rapisce ragazze da ogni parte degli Stati Uniti tenendole segregate per qualche giorno per poi ucciderle, togliere loro pezzi di pelle e gettarle in acqua in un posto molto lontano da casa. Questa storia continua da dieci mesi, non è stato trovato alcun indizio utile per catturarlo e il conto delle vittime note alla polizia è arrivato a cinque.

Clarice va al Manicomio Criminale Statale di Baltimora e incontra il direttore, il dottor Chilton, una persona con grande desiderio di fama ma con scarse capacità nel suo lavoro che non sono all'altezza delle sue aspirazioni.
Dopo aver rifiutato in modo un po' brusco le avances del direttore, offendendolo, Clarice parla con Lecter che, stupito che Crawford gli abbia mandato una recluta, si comporta in modo molto educato ma rifiuta di partecipare allo studio. Invece cerca di portare il discorso su Buffalo Bill, sempre utilizzando magistralmente la sua intelligenza che gli permette di capire le persone e trovare i loro punti deboli: nel caso di Clarice insiste molto sulle sue origini umili, intuendo che la cosa la infastidisce.
Dopo che lei viene offesa dal vicino di cella, Miggs, Lecter decide di "fare un regalo" a Clarice e le dice di andare a cercare nella macchina di Raspail.
Benjamin René Raspail è stata la nona vittima di Lecter, primo flautista dell'Orchestra Filarmonica di Baltimora e suo ex paziente, che lui ha ucciso e servito a cena al presidente e al direttore della Filarmonica.

Clarice, avuto il permesso di indagare da Crawford dopo un iniziale rifiuto, rintraccia la macchina di Raspail in un deposito di Baltimora.
Intanto scopriamo che Bella, la moglie di Crawford, è gravemente malata e lui si prende cura di lei in ogni momento possibile; anche Lecter lo ha scoperto e gli manda una poesia, non lasciandosi scappare l'occasione di infierire.
Inoltre Miggs, il vicino di cella di Lecter che aveva offeso Clarice, è morto soffocato ingoiandosi la lingua e probabilmente è stato convinto a farlo dallo stesso Lecter.

Clarice va nel deposito di Baltimora e, entrata con fatica a causa della porta arruginita, trova l'auto di Raspail e, all'interno di questa, una testa di cadavere.
Dopo essere finita in tv mentre inveisce contro i giornalisti che cercavano di sfruttare la sua inesperienza per fare uno scoop, Clarice torna da Lecter e lui le dice che la testa apparteneva a Klaus che è stato ucciso da Raspail; avuta l'attenzione dell'FBI, Lecter le dice di avere informazioni su Buffalo Bill e che è disposto a scambiarle con una cella con finestra.

Clarice va con Crawford a Potter nel West Virginia per il ritrovamento della sesta ragazza uccisa da Buffalo Bill: la vittima, ancora sconosciuta, è una giovane donna morta per uno sparo sopra lo sterno che è stata poi scuoiata da appena al di sotto del seno fino alle ginocchia, dalla linea delle sopracciglia e delle orecchie fino alla nuca e in due pezzi triangolari nella parte alta delle spalle; inoltre Clarice trova un bozzolo nella sua gola.
Dopo aver esaminato inutilmente la riva dove è stato trovato il cadavere Clarice va allo Smithsonian's National Museum of Natural History a Washington per far analizzare il bozzolo e, grazie all'aiuto degli entomologi Pilch e Roden, scopre che si tratta di "Erebus odora", la falena detta "Strega Nera"("The Black Witch Moth.") che in natura si riproduce con il caldo, quindi quell'esemplare è stato allevato in cattività.

Mentre Clarice è impegnata al museo, Buffalo Bill rapisce la settima ragazza, Catherine Baker Martin, figlia della senatrice del Tennessee.

Clarice scopre da Crawford che è stato ritrovato un bozzolo anche nella gola di Klaus che quindi è stato probabilmente ucciso da Buffalo Bill, a differenza di quello che aveva detto Lecter; a questo punto Clarice va a parlare con Lecter fingendo di non sapere del collegamento con Klaus, sperando che lui sia in grado di dar loro informazioni prima che la ragazza muoia e sa di avere poco tempo perché la sesta vittima, identificata come Kimberly Jane Emberge, è stata uccisa in soli 3 giorni.
Dopo aver aggirato Chilton che cerca di farle registrare la conversazione, parla con Lecter e gli dice che in cambio di dettagli importanti che permettano di trovare l'assassino, la senatrice Martin è disposta a usare il suo potere per fargli avere condizioni migliori, come una cella in un istituto federale  dove potrà avere una finestra e un lavoro.
In realtà la senatrice non ne sa nulla e l'idea è di Crawford.

Lecter non abbocca ma è disposto a scambiare le sue informazioni con ricordi personali di Clarice: lei parla della morte del padre quando aveva solo 10 anni, del periodo in un allevamento con una cugina della madre e poi il dolore di aver scoperto che si trovava in realtà in un mattatoio.
Lecter rivela che Buffalo Bill non è un sadico ma scuoia le vittime per prendere la loro pelle, perché, pensando di essere transessuale e volendosi operare ma essendo stato rifiutato da tutte le cliniche, si sta costruendo un "vestito" da donna per portare a termine la sua trasformazione; inoltre dà precise indicazioni per riconoscerlo tra gli scartati che hanno fatto domanda per il cambio di sesso.
Lecter in realtà ha conosciuto Buffalo Bill tramite Raspail, quindi le sue non sono semplici supposizioni ma informazioni esatte e precise.
Questo misterioso assassino è Jame Gamb, un uomo all'apparenza normale ma che ha disturbi mentali che lo portano a considerare le donne come "materiale" di cui disporre come vuole; gli unici esseri viventi di cui sembra importargli sono la sua cagnolina Precious e le sue falene che alleva in casa.
Il dottor Chilton, che ha ascoltato la conversazione tra Lecter e Clarice con un microfono nascosto, svela a Lecter che Crawford gli tiene deliberatamente nascoste delle informazioni e che l'accordo con la senatrice è falso, quindi si propone come intermediario per fare un vero accordo a patto di essere l'unico a pubblicare i risultati. Lecter accetta allettato dall'idea del trasferimento, così viene portato da Chilton nel Tennessee, dove fornisce alla senatrice il nome Billy Rubina.

Mentre Crawford si reca alla Clinica d'Identità Sessuale al Johns Hopkins per cercare tra i rifiutati per il cambio di sesso, Clarice va a Memphis per perquisire la casa della ragazza rapita ma viene trattata con sufficienza dalla madre e cacciata dal signor Kendler, un pezzo grosso del Dipartimento della Giustizia.
Allora Clarice va da Lecter, riuscendo a entrare nella prigione anche senza averne davvero l'autorità, e dice a Lecter che non crede nella storia di Billy Rubina; Lecter lascia intendere che sia una montatura e che deve continuare a indagare.
Per avere queste informazioni Clarice deve parlare ancora i sè, rivelando che uno dei suoi incubi è l'urlo degli agnelli al macello che ha sentito quando era bambina:
«E ancora adesso a volte si sveglia, non è vero? Si sveglia nel buio e gli agnelli gridano?»
«Qualche volta.»
«Crede che se prendesse Buffalo Bill e se salvasse Catherine, potrebbe fare in modo che gli agnelli smettessero di gridare? Crede che si salverebbero anche loro e non si sveglierebbe più di notte sentendo le loro grida? Clarice?»
Mentre il dottor Chilton, scoperto che lei è lì, la caccia dalla prigione, Lecter le passa il dossier del caso.

La sera durante il ritiro del vassoio della cena, Lecter usa un pezzetto di metallo ricavato da una graffetta che teneva nascosto tra i denti per aprirsi le manette, quindi attacca i due agenti che lo controllano. Una volta uccisi, mette l'uniforme di quello con la corporatura più simile alla sua, gli taglia la faccia, nasconde il corpo sopra all'ascensore come diversivo e si mette sul viso la pelle strappata all'agente fingendo di essere lui per poter uscire in ambulanza. Qui si libera facilmente degli infermieri e scappa a St.Louis senza lasciare traccia e mimetizzandosi con delle bende tra i clienti di un hotel frequentato soprattutto dai pazienti dell'ospedale di chirurgia plastica lì vicino.

Clarice torna al museo per avere altre informazioni sui bozzoli, mentre Crawford cerca un modo per attirare Buffalo Bill scrivendo un annuncio personale (AAA donna in carne cerca maniaco psicopatico?  AAA donna-serpente cerca aiuto per cambio pelle?).
Poi viene avvisato del ritrovamento di un foglio nel water di Lecter con scritto C₃₃H₃₆I L T O₆ / N₄ che unisce il nome Chilton al simbolo biochimico C₃₃H₃6N₄O₆ la formula della bilirubina, il principale colorante delle feci. Quindi il nome Billy Rubina era uno scherzo e Lecter si stava solo prendendo gioco di Chilton per cambiare prigione e riuscire a scappare.
Il giorno seguente Clarice trova nel dossier ridatole da Lecter, un suo messaggio:
Clarice, questa dispersione casuale delle località non le sembra eccessiva? Non le sembra disperatamente casuale? Casuale al di là di ogni possibile convenienza? Non le suggerisce che sia stata elaborata da un cattivo bugiardo?
Saluti,
Hannibal Lecter
P.S. Non si disturbi a sfogliare il resto, non c'è niente altro.

Clarice riflette su questo indizio e capisce che la prima vittima, Fredrica Bimmel, è stata nascosta meglio delle altre, per sviare l'attenzione da qualcosa quindi decide di andare a Belvedere in Ohio, il luogo del primo rapimento.
Ispezionando la stanza della Bimmel, Clarice capisce che l'assassino sa cucire bene; intanto Crawford ha scoperto il nome Jame Gumb tramite il John Hopkins e la polizia si dirige a Chicago seguendo una falsa pista.
Clarice continua a investigare e si dirige a casa della collega di Fredrica senza sapere che Gumb abita proprio lì: Gumb, interrotto proprio mentre sta per uccidere Catherine, cerca di comportarsi normalmente per non insospettire Clarice, ma lei vede svolazzare una falena Strega Nera:
Nel momento in cui lui posò il biglietto da visita sul tavolo, la falena spiccò il volo. Gli passò sopra la testa e si posò tra loro, su un pensile sopra il lavello.
Gumb la guardò. Quando si accorse che la visitatrice non la guardava, che non distoglieva gli occhi da lui, comprese.
I loro occhi s'incontrarono. Ognuno dei due seppe chi era l'altro.
Gumb scappa in cantina e spegne le luci, potendo contare sui suoi occhiali infrarossi; Clarice lo segue e vaga spaventata per le varie stanze, finché non sente il rumore del caricamento della pistola e gli spara, colpendolo al petto. Lui esala l'ultimo respiro dicendo «Che... effetto... fa... essere... così... bella?».

Chiamati i rinforzi e tratta in salvo Catherine, Clarice torna a Washington e, dopo una sana dormita, può cominciare a studiare per i suoi esami pregustando già le meritate vacanze nella casa al mare dell'entomologo Pilcher.
Intanto Hannibal, che sta organizzando la fuga a Rio, le scrive per salutarla dicendole che non ha intenzione di andare a trovarla e che spera che lei ricambi il favore.

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Questo libro rappresenta la svolta di Thomas Harris che ricrea una buona indagine come aveva fatto nel primo libro, ma stavolta riesce a dare la giusta importanza ad Hannibal che, pur non essendo protagonista, spicca nelle sue brevi apparizioni e lascia il segno con interventi incisivi e fondamentali.
Molto ben scritto anche Jame Gumb, un "cattivo" che resta sicuramente impresso grazie a una fantastica caratterizzazione, appena al di sotto di quella di Dolarhyde.

Anche stavolta la descrizione di luoghi e personaggi è molto scarna, ma questo dona mistero alla trama e obbliga a tenere sempre alta l'attenzione per non perdere piccoli ma importanti dettagli.
Ho apprezzato molto l'espediente di Harris di presentare l'assassino nel corso della storia in modo che il lettore conosce già la sua identità e può divertirsi nel cercare di capire quale sarà il dettaglio che lo farà scoprire.


L'unico difetto che posso riscontrare è la velocità con cui si risolve il romanzo: dopo un'indagine così lunga ed elaborata, avrei preferito un finale un po' più articolato che desse più rilievo al rapporto Starling/Gumb prima dell'inevitabile morte.

In definitiva, considerando tutto, il voto è 4½:

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L'urlo degli innocenti:

«Cosa la fece decidere, Clarice? A che ora se ne andò?»
«Molto presto. Era ancora buio.»
«Qualcosa la svegliò. Che cosa fu a svegliarla? Aveva sognato? Che cosa?»
«Mi svegliai e sentii gli agnelli gridare. Mi svegliai al buio, e gli agnelli gridavano.»
«Stavano macellando gli agnelli di primavera?»
«Sì.»
«Che cosa fece?»
«Non potevo fare niente per loro. Ero soltanto una...»
«Cosa fece con la cavalla?»
«Mi vestii senza accendere la luce e uscii. La cavalla aveva paura. Tutti i cavalli nel recinto erano spaventati e si agitavano. Le soffiai sul naso e capì cne ero io. Mi appoggiò il muso sulla mano. C'erano le luci accese nella stalla e nel capanno vicino al recinto delle pecore. Erano lampade senza paralume, e grandi ombre. Il camion frigorifero era arrivato e rombava con il motore in folle. Condussi via la cavalla.»
«La sellò?»
«No, non presi la loro sella. La legai con una corda.»
«Mentre se ne andava nel buio, sentiva gli agnelli che gridavano dove c'erano le luci?»
«Non per molto tempo. Erano soltanto dodici.»
«E ancora adesso a volte si sveglia, non è vero? Si sveglia nel buio e gli agnelli gridano?»
«Qualche volta.»
«Crede che se prendesse Buffalo Bill e se salvasse Catherine, potrebbe fare in modo che gli agnelli smettessero di gridare? Crede che si salverebbero anche loro e non si sveglierebbe più di notte sentendo le loro grida? Clarice?»
«Sì. Non lo so. Forse.»


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A domenica prossima con  Il silenzio degli innocenti [il film] - Recensione

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